Riduzione stipendi consiglieri regionali: Rete Civica accusa, Cognetta sbotta e rispedisce al mittente
Cognetta: «braccine corte? Sono stufo: è dal 2013 che rinuncio al 50% dello stipendio»
Riduzione dello stipendio dei consiglieri regionali: Rete Civica accusa gli eletti di avere «le braccine corte».
Sbotta Roberto Cognetta (Vda Libra), il quale in un video rispedisce al mittente l’accusa.
Sulla sua pagina FB, Rete Civica sottolinea come «durante la riunione della Seconda commissione del 14 aprile, in collegamento Zoom, a cui partecipavano 29 consiglieri (assenti solo Ferrero ed i componenti della Giunta) un muro di silenzio e anche di ostilità ha accolto la proposta di emendamento dei consiglieri di Rete Civica alla Pdl n. 56, con cui si chiede di ridurre del 20% le indennità di carica e la diaria e del 30% le indennità di funzione, oltre che di abolire il contributo ai gruppi consiliari, realizzando così un risparmio annuo di un milione di euro».
Rete Civica rileva che si tratta di «soldi quanto mai necessari per le misure sociali ed economiche che si devono assumere. L’emendamento è stato illustrato dalla consigliera Chiara Minelli che ne ha descritto caratteristiche e importanza. Alle sue valutazioni si sono associate ben poche voci: quella del consigliere Alberto Bertin (Capogruppo di Rete Civica) e quella della consigliera Nasso. Contro si sono espressi i consiglieri Aggravi (Lega), Cognetta (VdA Libra) e la Presidente del Consiglio, Rini. In definitiva solo il gruppo di Rete Civica e alcuni singoli consiglieri sono a favore di un’azione significativa come quella proposta.
Rete Civica sottolinea come sia stato «invece approvato un emendamento della presidente Rini e concordato nell’Ufficio di presidenza che prevede la possibilità di fare riduzioni degli stipendi, su base volontaria, da parte degli eletti (cosa peraltro già possibile) e la decurtazione del 50% fino a dicembre 2020 del contributo mensile ai gruppi consiliari. Una “solidarietà” con le braccine corte!
La replica di Roberto Cognetta
Non ci sta il consigliere Roberto Cognetta, il quale in video rispedisce al mittente le accuse. Cognetta ricorda che «è dal 2013 che mi riduco lo stipendio del 50%: in questi anni ho rinunciato a 250.000 euro». Cognetta era entrato in Consiglio regionale insieme al collega Stefano Ferrero nelle fila del Movimento 5 Stelle. Movimento che, anche a livello nazionale, dal primo giorno di presenza politica ha fatto della riduzione del 50% degli stipendi uno dei cavalli di battaglia.
(lu.me.)