Fase 2: il Comité dell’Uv preme per la riapertura anticipata delle attività
Cita bar, ristoranti servizi alla persona, casinò e impianti a fune
Fase 2. Le attività di ristorazione, i bar, nonché gli impianti a fune e la nostra casa da gioco devono tornare a riaprire nei prossimi giorni, per preparare la stagione estiva, che andrà comunque gestita nell’eccezionalità.
E’ quanto chiede il Comité fédéral dell’Union valdôtaine alla politica e al presidente Renzo Testolin.
Allo stesso modo devono ripartire tutte le attività produttive ed i servizi alla persona, in gioco c’è il futuro di tante famiglie valdostane, professionisti e molte piccole medie imprese che sono la struttura portante del tessuto economico valdostano.
Ripartenza in sicurezza
Scrive il direttivo unionista. «Dobbiamo mettere in atto tutte le iniziative per garantire la ripartenza, anche attraverso misure straordinarie, ma strutturate su basi concrete e realizzabili. E’ necessario, anche rispetto all’andamento positivo della situazione epidemiologica, far valere la nostra possibilità di autogoverno e avere il coraggio di anticipare le riaperture, seppur in totale sicurezza».
Aggiunge. «La politica deve cercare la giusta coesione e lavorare per il bene della nostra comunità valdostana, più che guardare al proprio tornaconto elettorale personale o del proprio movimento. Occorre una presa di coscienza dalla parte di tutti, è il momento della responsabilità, questo significa mettere da parte gli interessi di bottega e lavorare insieme con un unico obiettivo: il bene dei valdostani. Le commissioni consiliari non devono diventare luogo di scontro e strumenti da utilizzare per cercare visibilità ponendosi in alternativa, o peggio in posizione antagonista, alla Giunta Regionale».
Basta con i proclami
Rincara. «La politica non può essere solo proclami ma deve assicurare tutte le risposte che sarà possibile dare al tessuto economico, sociale e alle imprese valdostane. Il compito di tutti noi è non lasciare nulla di intentato e farlo in tempi strettissimi senza tentennamenti. Ribadiamo come la straordinarietà della situazione richieda un cambio di marcia anche nella velocità delle risposte, occorre maggiore reattività. Si deve fare ogni sforzo umanamente e tecnicamente possibile per rendere tutte le misure operative il prima possibile, facendo attenzione al fatto che, come abbiamo potuto già sperimentare di recente, legiferare in fretta può creare al momento attuativo della norma dubbi interpretativi e impasse istituzionali».
(re.aostanews.it)