Tragedia in volo: sabato 13 ad Aosta, il saluto e la preghiera per Gioele Bravo
Dopo i funerali tenutisi alla cattedrale di sant'Agata a Catania venerdì scorso, l'ultimo saluto al giovane quartin si terrà in Cattedrale, ad Aosta, alle ore 15.
Tragedia in volo: sabato 13 ad Aosta, il saluto e la preghiera per Gioele Bravo.
Si terrà nella Cattedrale di Aosta, sabato 13 giugno alle 15, la cerimonia funebre del giovane quartin scomparso quattro mesi fa, durante un volo di addestramento nel siracusano.
I funerali di Gioele, allievo dell’Istituto Aeronautico Ferrarin di Catania, si sono tenuti venerdì 5 giugno a Catania, nella cattedrale di sant’Agata.
Un congedo che la famiglia – papà Piero, pilota di linea, mamma Alessia, hostess e i fratelli Carolina, Tosca e Tobia – ha voluto insieme a quello del suo istruttore Stefano Baldo, anch’egli morto nel tragico volo di addestramento.
Una cerimonia onorata da centinaia di persone che si sono strette intorno alle famiglie Bravo e Baldo, ricordando l’empatia del giovane che in pochi mesi aveva saputo conquistare il cuore di tante persone e che non aveva faticato a crearsi una nuova ‘famiglia d’adozione’ siciliana, come lui stesso scriveva sulla sua pagina Facebook.
Erano presenti tanti amici del giovane valdostano che tre anni fa, appena sedicenne, aveva deciso di inseguire il suo sogno, iscrivendosi all’Istituto Aeronautico Ferrarin, a oltre 1500 km di distanza dal Villair di Quart, dove viveva con la sua bella e numerosa famiglia.
L’incidente quattro mesi fa
L’incidente era avvenuto il 12 febbraio scorso; per cause ancora al vaglio degli inquirenti, il velivolo Tecnam P2002, decollato dall’aeroclub di Catania, si era schiantato nella campagna di Carlentini, nel siracusano.
La procura di Siracusa aveva ordinato le autopsie e aperto un’inchiesta, affidata al pubblico ministero Andrea Palmieri.
La cerimonia funebre a Catania
E’ stata una cerimonia commovente, onorata dai parenti, dagli amici e dai ‘colleghi’ allievi dell’Istituto Ferrarin di Gioele.
Una cerimonia iniziata sotto il diluvio e conclusa con il sole, quanto i feretri hanno lasciato la Cattedrale di sant’Agata.
Le parole del papà
Sulla pagina di Gioele, dove i suoi amici e parenti continuano a scrivergli, a raccontare le loro giornate e il vuoto per la sua assenza.
La zia paterna ha voluto riportare le parole di papà Piero, che insieme alla sua famiglia, sorretti da una grande fede, hanno invitato «a spingere il cuore oltre il dolore».
Ha detto papà Piero: «Chi c’era lo sa, ma vorrei raccontare a chi era “lontano”.
Oggi anche il cielo ha pianto. Ha cominciato poco prima dell’ingresso in chiesa, ci ha benedetti.
Una volta dentro, ha cominciato a diluviare, durante la cerimonia ha urlato il dolore con i suoi potenti tuoni.
Poi però all’uscita, ha scaldato i nostri tristi cuori con luminosi e potenti raggi di sole.
Alzate lo sguardo, spingete il cuore oltre il dolore e in onore a chi non l’ha più,
Gio-ite del dono della vita!
Mai come “ora”, diventa per me chiaro il significato delle parole vivere il presente».
Nella foto in alto, Gioele Bravo in uno scatto della sua pagina FB.
(c.t.)