Terza tranche di aiuti, i sindacati: «Sbilanciamento a favore delle imprese, non garantito il mantenimento occupazionale»
L'analisi di CGIL, CISL e UIL sulla bozza della prossima tranche di aiuti
Sulla terza tranche di aiuti, i sindacati denunciano uno «sbilanciamento a favore delle imprese. Non è, inoltre, garantito, il mantenimento occupazionale, con blocco dei licenziamenti e chiusura della cassa integrazione». Lo scrivono in una nota congiunta CGIL, CISL e UIL. Le segreterie regionali hanno analizzato la bozza di articolato e presenteranno alle commissioni un documento di sintesi.
La terza tranche di aiuti prevede un intervento regionale da 59 milioni di euro per contrastare gli effetti dell’emergenza Coronavirus.
I sindacati: «Sbilanciamento a favore delle imprese»
«Si ravvisa uno sbilanciamento a favore delle imprese – scrivono le sigle sindacali -. Collegato a questo, la principale perplessità che si è evidenziata, praticamente in ogni settore, è collegata al fatto che, in maniera parallela per ogni aiuto pubblico a favore delle realtà imprenditoriali, non viene reso obbligatorio l’impegno di coloro che ricevono questi interventi di garantire il mantenimento occupazionale; con blocco dei licenziamenti e chiusura della Cassa Integrazione».
«Nel documento in bozza si evidenzia inoltre la preoccupante assenza di attenzione verso le fasce più deboli; ignorando le criticità collegate alla morosità involontaria, riguardo la quale è indispensabile prevedere delle risorse, altrimenti altissimi saranno i rischi a livello sociale». Prosegue la nota.
Poi la conclusione. «Come proposta si potrebbe pensare di pensare ad un sistema in grado di prevedere una scossa pianificando risorse per investire sul territorio con temi di interesse pensando a un progetto che vada ad abbattere il costo del lavoro, con una fiscalità di vantaggio».
Nella foto: il tavolo congiunto dei sindacati.
(re.aostanews.it)