Saint-Vincent, “aquile naziste” sui cancelli di casa: 56enne a processo
Le indagini della Digos sono state coordinate dal pm Francesco Pizzato
Saint-Vincent, “aquile naziste” sui cancelli di casa: 56enne a processo
E’ stato rinviato a giudizio dal gup di Aosta Davide Paladino il 56enne di Saint-Vincent accusato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Il processo è in calendario il 10 dicembre prossimo.
Secondo quanto emerso dalle indagini della Digos, su due cancelli di accesso alla sua abitazione Fabrizio Fournier aveva fatto installare un’aquila nazista e dei triangoli simili usati sulle divise degli internati nei campi di concentramento.
Secondo la difesa dell’uomo, però, si tratta solo di simboli collegati all’esoterismo.
Fournier però è anche accusato di aver pubblicato su facebook dei video con contenuti negazionisti dell’olocausto e di aver inviato via whatsapp link a filmati sempre di carattere negazionista accompagnati da commenti come «le camere a gas sono delle bufale» o «sono stati passare per mostri persone che non lo erano come il grande Adolf Hitler».
In aggiunta, secondo la Procura (pm Francesco Pizzato) Fournier si faceva chiamare dagli amici “Nazi” e avrebbe pubblicato su facebook una sua foto mentre fa il saluto romano. In alcuni scambi di messaggi con gli amici, poi, Fournier si lamentava del fatto di essere nato il 27 gennaio, ‘Giorno della Memoria’.
(f.d.)