Aosta, il PCI replica a Maria Lancerotto (Potere al Popolo): «False le sue dichiarazioni»
Riceviamo e pubblichiamo la nota della segreteria di Aosta, in merito agli incontri tra le due forze di sinistra in vista delle elezioni comunali
La segreteria di Aosta del PCI replica alle dichiarazioni di Maria Lancerotto apparse su Gazzetta Matin in edicola da lunedì 10 agosto. Riceviamo e pubblichiamo la nota della segreteria di Aosta del Partito Comunista Italiano. Lancerotto, in merito alle elezioni comunali di Aosta, aveva affermato che «Prima del Covid avevamo deciso di presentarci da soli. Avevamo avuto alcuni incontri, per nulla proficui, per cui abbiamo scelto di andare per la nostra strada. Con il PCI c’è stato un solo incontro formale, che poi non ha avuto seguito».
La replica del PCI alle dichiarazioni di Maria Lancerotto
«Con un certo stupore leggiamo sull’edizione cartacea della Gazzetta Matin che alla richiesta del giornalista delle ragioni che avrebbero impedito un accordo fra le forze di sinistra (di classe), la coordinatrice regionale di Potere al Popolo, Maria Lancerotto, avrebbe affermato: “con il PCI c’è stato solo un incontro informale, che poi non ha avuto seguito….”. La segreteria del PCI di Aosta, presente all’incontro con i suoi componenti, desidera replicare alla coordinatrice di tale movimento politico ricordando che l’incontro con la nostra delegazione non è stato informale ma bensì richiesto da parte nostra mediante un invito scritto e accettato dalla controparte dopo una riflessione. L’incontro fra le due delegazioni è avvenuto in un locale cittadino, in data 15 novembre 2019, e svoltosi all’insegna della cordialità, privo di contrasti di alcun genere e con richieste di precisazione da parte delle delegate di PaP, Maria Lancerotto e Loredana La Rosa.
Al termine dell’incontro si decise all’unanimità di redigere un verbale contenente i punti discussi e gli accordi a cui si era giunti senza omettere un riepilogo della discussione e dei punti concordati e considerati dal PCI non trattabili ovvero la presenza del proprio simbolo sulla scheda elettorale e nessun tipo di intesa con il Pd, neppure in caso di eventuale secondo turno, come sancito dai nostri documenti congressuali del 2018.Il verbale in questione, redatto dal PCI, nei termini concordati ed inviato alla delegazione del PaP, fu poi in parte smentito dal PaP stesso che si rifiutò di sottoscrivere addirittura diffidandoci di non rendere pubblico che l’incontro si fosse svolto. E noi ci siamo attenuti a ciò salvo poi essere smentiti dalla coordinatrice regionale del PaP la scorsa settimana.
Constatando in tale atteggiamento la mancata volontà a dialogare con una collaborazione proficua per i prossimi impegni elettorali, il PCI ha rinunciato a proporre ulteriori incontri mancando le basi minime per una possibile intesa.
Quanto sopra si ritiene doveroso precisare poiché la dichiarazione della Lancerotto al giornalista non corrisponde al vero, e falsa in modo palese gli eventi, la modalità in cui si sono svolti ed un nostro atteggiamento dialogante con altre forze politiche poiché non si possono definire informali incontri richiesti per iscritto, svolti alla presenza di più persone e sanciti da un regolare verbale all’occorrenza reperibile».
(re.aostanews.it)