Sanità, Cgil alla futura Giunta: «subito il Piano Salute, manca da 8 anni»
Il sindacato ha organizzato un incontro per parlare di sanità, esprimendo preoccupazione per l'ipotesi di un aggravamento dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19.
L’integrazione tra il sistema sanitario e il welfare; le preoccupazioni per l’emergenza sanitaria e la capacità di risposta della sanità valdostana ma anche il Piano della Salute che nella nostra regione manca da 8 anni.
Stamattina, mentre a Roma è in corso l’incontro ‘Sanità pubblica e per tutti’, alla sede della Cgil di via Binel, la Funzione Pubblica Cgil Valle d’Aosta ha organizzato un incontro per parlare di salute.
Il segretario regionale Cgil VdA Vilma Gaillard e il segretario generale della Funzione Pubblica Igor De Belli hanno ribadito come «la salute debba essere sempre al primo posto», condividendo i punti principali dell’assemblea romana, in videocollegamento.
Sono quattro i cardini del cambiamento per la salute individuati da Cgil:
- il modello organizzativo incentrato sulla presa in carico delle persone nell’intero arco della loro vita
- il lavoro
- il nuovo patto istituzionale tra Stato e Regioni, finalizzato a una reale universalità del diritto alla salute
- un piano pluriennale trasparente di investimenti, mirati anche all’innovazione.
Sistema sanitario e welfare
Il segretario generale della Funzione Pubblica Igor De Belli ha parlato di integrazione tra sistema sanitario, welfare e assistenza sanitaria.
«La territorialità, la presa in carica vuol dire integrazione organica e lineare tra sistema sanitario, welfare e assistenza sanitaria. Il paradigma è riconducibile a ciò che è successo nelle case di riposo.
La disarticolazione nella gestione, la distanza macroscopica con il sistema della salute ha comportato anche chez nous le crisi Covid all’interno nelle case di riposo, penso al Père Laurent in modo particolare ma anche ad altre situazioni.
L’integrazione non è retorica, ci devono essere cabine di regia e degli interventi lineari tra sistema della salute e dell’assistenza agli anziani.
Noi continuiamo a ribadire e lo diremo in modo chiaro alla Giunta che verrà che siamo in assenza del Piano della Salute triennale, che è un dovuto di legge sui LEA, sui livelli essenziali di assistenza ovvero l’indirizzo strutturale, organizzativo, politico ed economico della sanità. Assenza che dura da otto anni.
Confidiamo di avere nella Giunta che un interlocutore competente. Si è andati avanti senza una strutturazione chiara di come è declinata la sanità in Valle.
La precarietà del sistema comporta che nel momento in cui arriva l’emergenza, tu non sei in grado di gestirla».
De Belli si è detto preoccupato per l’ipotesi di una nuova fase critica della pandemia: «credo di poter avanzare qualche legittimo dubbio, nonostante le dichiarazioni circa certe azioni difensive rispetto al possibile ritorno della pandemia a livelli gravi. C’è urgenza di risposte».
Lavoro e assunzioni
De Belli è intervenuto anche sul tema del recente concorso per infermieri.
«Con Cisl e Uil, siamo intervenuti sul concorso per gli infermieri – ha detto, riferendosi alla criticità di organico che affligge tutta Italia.
66 persone hanno superato il concorso, rispetto a un fabbisogno di 83; senza ulteriori graduatorie è terribile.
Con il fabbisogno che abbiamo, questo dato ci lascia perplessi; c’è carenza di medici e infermieri. C’è bisogno di stabilizzare i tanti precari.
Il deficit di organico nel nostro sistema salute deve essere risolto in modo preciso e complessivo; non tutti i Dipartimenti della nostra Usl sono in grado di avere il personale necessario.
In tema di investimenti, ben vengano le risorse destinate promesse, dopo tagli, trascuratezza, fino a casi di manchevolezze del Governo che non possono essere più tollerati».
Nella foto grande in alto, Vilma Gaillard, segretario generale Cgil Valle d’Aosta e Igor De Belli, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil VdA.
(c.t.)