Presidente-Prefetto, Uv: «Un bene per tutti i valdostani poiché consente efficacia nelle risposte»
Il Leone rampante ribadisce il NO alla separazione dei ruoli
Presidente-Prefetto, Uv: «Un bene per tutti i valdostani». Il Movimento e il gruppo consiliare dell’Union valdôtaine scendono in campo contro l’iniziativa della deputata valdostana Elisa Tripodi che ha l’obiettivo di rivedere l’attribuzione della doppia funzione al presidente della Regione Valle d’Aosta.
No alla separazione
L’Union Valdôtaine ribadisce, a tutela tutti i valdostani, il suo no convinto della separazione delle cariche tra Presidente della Regione e Prefetto e si interroga sull’iniziativa della parlamentare Tripodi, che dovrebbe difendere il particolarismo della Valle d’Aosta e dei valdostani che la deputata rappresenta a Roma. Ricorda come l’attribuzione delle funzioni prefettizie discenda dall’articolo 4 del decreto legislativo luogotenenziale del 7 settembre 1945.Lo stesso articolo 4 afferma inoltre che «il presidente è responsabile davanti al Governo dell’esercizio dei poteri che la legge riserva allo Stato».
L’articolo 8 recita: «Il mantenimento dell’ordine pubblico è assicurato dal Presidente del Consiglio Valle (oggi Presidente della Regione) grazie alle forze di polizia nazionale e locale, secondo le direttive del Governo, davanti al quale è responsabile».
Prosegue il comunicato. «L’attribuzione di funzioni prefettizie al Presidente della Regione è una caratteristica unica della nostra Regione conquistata nel 1945, un vantaggio per tutti i valdostani che consente efficacia nelle risposte ma anche il mantenimento delle caratteristiche della nostra autonomia. Come avremmo potuto reagire rapidamente ed efficacemente alla triste emergenza dell’alluvione 2000 se avessimo dovuto aspettare le risposte del governo centrale per agire?».
Inoltre, oggi, il Presidente-Prefetto rappresenta per il senatore Albert Lanièce «un punto di forza della leale collaborazione e della reciproca fiducia tra lo Stato e la Regione Autonoma Valle d’Aosta, tra il centro e la periferia, nel pieno rispetto della sue peculiarità, prerogative e responsabilità».