Scuola: prima campanella virtuale alla Cogne Industrial School
Ha riaperto i battenti ieri, martedì 3 novembre, in modo virtuale, la Scuola Cogne con l'avvio del percorso formativo il Manutentore dell'Industria 4.0
Scuola: prima campanella virtuale alla Cogne Industrial School.
Ha riaperto i battenti ieri, martedì 3 novembre, in modo virtuale, la Scuola Cogne con l’avvio del percorso formativo il Manutentore dell’Industria 4.0.
La rinascita della Scuola Cogne
Sono 14 gli allievi iscritti al percorso di formazione che sancisce la rinascita della storica Scuola Cogne.
I giovani, collegati tramite la piattaforma Meet, sono stati accolti dai vertici aziendali che hanno introdotto e illustrato l’attività produttiva dello stabilimento.
Il progetto, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, è promosso dall’assessorato Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, e realizzato da Cnos-Fap Regione Valle d’Aosta – Don Bosco, in stretto partenariato con Cogne Acciai Speciali, Confindustria Valle d’Aosta e la Carpenteria Aosta ed è finalizzato alla formazione di figure professionali qualificate in ambito manutentivo industriale.
Il percorso formativo durerà 20 mesi.
I commenti degli iscritti
Gli allievi si sono dimostrati subito interessati ed entusiasti, fa sapere l’azienda.
«Da questa scuola in azienda mi aspetto di poter mettere in pratica quanto appreso – è il commento di Davide Girardi -, sperimentare sul campo in prima persona i concetti che spesso si studiano solo attraverso i libri».
«Poter approfittare dell’esperienza diretta dei docenti, non solo per acquisire le competenze tecniche, ma anche per sviluppare la capacità di lavorare in una squadra così da poter risolvere i problemi e raggiungere un obiettivo condiviso, sentendosi parte di un team» aggiunge Rudy Perrier.
Nicola Dell’Aquila sottolinea «La mia principale aspettativa è quella di imparare attraverso la pratica così da poter dare il mio contributo in maniera costruttiva una volta inserito in un contesto lavorativo».
«Grazie a questa nuova opportunità spero di poter studiare concetti nuovi e all’avanguardia, così da poter conciliare il mio futuro lavoro con la mia grande passione per la manutenzione» conclude Nadir Laabidi.
(re.aostanews.it)