Volontariato: l’associazione ‘Partecipare Conta’ vince il Premio regionale
Il progetto 'Ri-partire insieme' prevede tirocini di persone con disabilità all'albergo etico 'Comtes de Challant' di Fénis. Premiati anche i progetti di Avis VdA,
Volontariato: l’associazione ‘Partecipare conta’ vince il Premio regionale.
Il progetto “Ri-partire insieme” si è aggiudicato l’edizione 2020 del Premio regionale per il volontariato.
Prevede tirocini di persone con disabilità all’albergo etico ‘Comtes de Challant’ di Fénis.
L’iniziativa dell’associazione Partecipare Conta, impegnata nel promuovere il volontariato tra i giovani con una particolare attenzione verso il mondo della disabilità, si vede così assegnare i 5.000 euro di contributo previsti dal Premio bandito dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta in collaborazione con il CSV, insieme alla sezione valdostana dell’Associazione nazionale Alpini, ai Lions Club “Aosta Host” e “Aosta Mont-Blanc” e ai Rotary Club “Aosta” e “Courmayeur-Valdigne”.
Partecipare Conta: le motivazioni del premio
La giuria ha deciso di assegnare il premio «per la capacità di guardare oltre la difficoltà, non rinunciando a coltivare il futuro individuale di ciascuno di noi.
Il progetto di Partecipare Conta evidenzia come il volontariato possa essere l’innesco per iniziative che coinvolgono soggetti diversi, con una reale presa in carico fatta di ascolto e di prospettiva: uno spazio che può essere palestra di vita, luogo di formazione e di sviluppo, valorizzando le differenze tra le persone nella costruzione di una società armonica».
Tra i 13 progetti presentati, la giuria ha poi selezionato altre 5 proposte meritevoli di ricevere i riconoscimenti di 4.000 euro ciascuno previsti dal bando.
Gli altri progetti premiati
AVIS regionale VdA
Il progetto “Smart social working associativo per donare vita a chi è malato” dell’AVIS regionale VdA, volto a innovare l’organizzazione della donazione del sangue e delle pratiche associative, predisponendo piattaforme online e creando una “Charte du donneur de sang” elettronica e personale.
La motivazione: «Trasformare la crisi in un’opportunità per migliorarsi e per cercare slanci nuovi: l’ambizioso progetto dell’AVIS regionale Valle d’Aosta è esemplare di come il volontariato sia capace di tramutare in forza un momento di difficoltà.
L’innovazione tecnologica diventa strumento per aumentare l’efficienza senza perdere il contatto umano: uno sforzo collettivo, che nell’emergenza sottolinea l’importanza della corresponsabilità e del dono disinteressato».
Associazione nazionale genitori autistici VdA
Il progetto “Une voix spéciale” dell’ANGSA VDA APS – Associazione nazionale genitori soggetti autistici Valle d’Aosta, che prevede un percorso di scoperta della radio per persone autistiche.
La motivazione: «Trovare nuovi modi di colmare le distanze, riscoprendo insieme il valore della voce: il progetto “Une voix spéciale” offre uno spazio innovativo di sperimentazione di sé e di condivisione, affidandosi all’incanto della radio.
L’energia dei volontari si intreccia con le competenze dei professionisti, impegnati insieme nell’accompagnare i partecipanti in un percorso fatto di consapevolezza dei propri mezzi e di modalità espressive inedite, come importante bagaglio di relazione futura».
Volontari del soccorso di Donnas
Il progetto “#iorestoacasa e… scrivo una storia” dei Volontari del soccorso di Donnas, che hanno realizzato un concorso letterario e un libro di leggende nate durante il lockdown.
La motivazione: «Dare valore al tempo, trasformando l’isolamento in uno spazio di creatività: il progetto dei Volontari del soccorso di Donnas è riuscito nell’intento di utilizzare il racconto per ricucire lo spirito di una comunità.
Il distanziamento forzato è stato l’occasione per generare nuove leggende, che hanno preso la forma di relazione: i racconti sono diventati un patrimonio condiviso, fatto non solo di storie ma anche di legami riscoperti proprio nel momento di massima difficoltà».
Associazione VIOLA
Il progetto “IO malato di cancro al tempo del Covid” dell’associazione a sostegno della vita dopo il cancro VIOLA, che prevede un’indagine dettagliata sui bisogni di chi vive il lockdown insieme o in seguito alla malattia, a partire dall’ascolto effettuato nel primo periodo dell’emergenza.
La motivazione: «Il progetto di VIOLA è esempio perfetto di ascolto attivo: dalle tante richieste di supporto giunte nel periodo di isolamento, l’associazione è stata capace di individuare un bisogno e di attrezzarsi per rispondervi.
Umanità e competenza sono state messe in campo per creare strumenti nuovi: ancora una volta al centro c’è la relazione, da costruire con attenzione per resistere ai contraccolpi dell’emergenza e per dare punti di riferimento a chi vive momenti di fragilità».
Antenne Handicap VdA
Il progetto “Essere studenti DSA in tempi di pandemia!” di Antenne handicap VdA onlus, che prevede percorsi di approfondimento per docenti scolastici per gestire le problematiche legate ai disturbi dell’attenzione nell’insegnamento a distanza.
La motivazione «Non lasciare indietro nessuno: il progetto di Antenne handicap VdA si dedica a chi rischia di subire con più intensità i colpi inferti dall’emergenza al sistema scolastico, proponendo nuove modalità di intervento per gli insegnanti.
La testimonianza diretta diventa un mezzo di condivisione e di apprendimento per i docenti, alle prese con difficoltà inedite: un’esperienza individuale si traduce in uno strumento comune, per contribuire a sostenere l’imprescindibile diritto allo studio».
Nella foto in alto (archivio) i ragazzi dell’associazione Partecipare Conta.
(c.t.)