Valle d’Aosta: dietrofront della Regione, domani non riaprono i servizi alla persona
Nonostante le dichiarazioni del presidente Lavevaz in conferenza stampa, i centri estetici non sono stati inseriti nell'ordinanza che entrerà in vigore domani
Domani in Valle d’Aosta non riaprono i servizi alla persona.
Una doccia gelata per gli operatori del settore, precedentemente rincuorati dalle parole del presidente della Giunta in conferenza stampa.
L’ordinanza 519 firmata dallo stesso Lavevaz, però, autorizza soltanto il commercio al dettaglio.
Domani in Valle d’Aosta non riaprono i servizi alla persona
Dalla speranza alla gioia, per poi sprofondare di nuovo nella delusione. Sono state ore intense per gli operatori valdostani dei servizi alla persona.
Nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio, il presidente della Giunta, presentando l’ordinanza che si apprestava a firmare, aveva spiegato che la decisione dell’esecutivo era diretta a consentire in Valle l’apertura delle stesse attività permesse nella zona arancione. Quindi sia negozi che centri estetici.
Come se non bastasse questo, a una domanda specifica del direttore di Gazzetta Matin, Lavevaz aveva acceso il semaforo verde: «Apriranno anche i servizi alla persona».
Peccato che, una volta diffusa l’ordinanza, il comma due parli esclusivamente di «attività commerciali al dettaglio».
La Regione: «I servizi alla persona saranno oggetto a breve di uno specifico provvedimento»
Gli operatori del settore sono stati assaliti dai dubbi, che sono stati chiariti dall’esecutivo.
«La versione finale dell’ordinanza non reca i servizi alla persona – ha dovuto precisare in serata la presidenza della Giunta per rispondere alla domanda posta da Gazzetta Matin -. Gli stessi saranno a breve oggetto di altro e specifico provvedimento».
Confcommercio precisa che possono rimanere aperti i centri estetici che hanno il codice Ateco per la vendita al dettaglio dei prodotti, occupandosi esclusivamente di questa operazione.
(d.p.)