Consiglio Valle: approda in aula la petizione sull’apertura del parcheggio della nuova università
Via libera anche alla petizione del Comitato La Valle non è una discarica
Consiglio Valle: approda in aula la petizione sull’apertura del parcheggio della nuova università. Nella mattinata di oggi, venerdì 8 gennaio, la terza commissione consiliare ha dato il via libera alla petizione presentata da 206 cittadini. Semaforo verde anche per la petizione sottoscritta da 13.000 cittadini promossa dal Comitato “La Valle non è una discarica” per contrastare l’arrivo in Valle d’Aosta di rifiuti industriali speciali non pericolosi prodotti in altre regioni.
Soddisfazione
«Esprimo soddisfazione – dichiara il presidente della Commissione, Albert Chatrian (AV-SA) – per la condivisione unanime dei due testi, che concludono un grosso lavoro portato avanti in queste settimane».
Entrando nel merito delle petizioni, il presidente Chatrian precisa: «Per quanto riguarda il parcheggio della Nuv, la Commissione auspica che venga rispettata la tempistica della fine del mese di maggio 2021 per il trasferimento alla Regione dell’intera area della caserma Testafochi. Invitiamo pertanto il Presidente della Regione a monitorare con attenzione il procedimento e, qualora si verificassero ritardi nella conclusione, ad attivarsi per la messa a disposizione del parcheggio già realizzato in quella stessa area».
«In merito invece alla petizione sulle discariche – riferisce il Presidente Albert Chatrian -, anche alla luce delle audizioni effettuate e della documentazione acquisita, la Commissione esprime l’auspicio che la Corte costituzionale riconosca la legittimità della legge regionale n.3/2020, volta a contenere la movimentazione dei rifiuti di provenienza extraregionale nel territorio valdostano, a tutela della salute e in modo da prevenire e ridurre l’inquinamento ambientale».
Piano rifiuti
Per quanto riguarda poi il Piano regionale di gestione dei rifiuti, attualmente in fase di aggiornamento, la Commissione ritiene fondamentale che nella sua revisione si prosegua «nel solco del percorso tracciato proprio dalla legge regionale n. 3/2020, vale a dire disincentivando la realizzazione e l’utilizzo delle discariche per il conferimento di rifiuti speciali provenienti da altre Regioni».
«Sempre per la petizione sulle discariche – conclude Chatrian -, abbiamo anche deciso di rendere pubblici tutti i contributi che le strutture regionali, l’Arpa e i vari Comuni interessati ci hanno fatto pervenire: si tratta di relazioni e memorie di approfondimento, utili a fotografare lo stato dell’arte, anche in un’ottica di migliore informazione alla popolazione».
(re.aostanews.it)