Cinque anni senza colpevoli: anche Aosta chiede verità per Giulio Regeni
Sul balcone del municipio lo striscione di Amnesty International che chiede verità sulla scomparsa dello studente in Egitto; oggi ancora nessun processo per i responsabili a causa dell'ostruzionismo del governo egiziano
Il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, la vice sindaca Josette Borre e i gruppi consiliari del comune di Aosta Av, Pcp e Un ricordano che “oggi cade l’anniversario della scomparsa di Giulio Regeni che, il 25 Gennaio 2016, uscito di casa al Cairo, dove si trova per studiare inviato dall’università di Cambridge, non fa più ritorno. Sarà ritrovato morto nel fosso di un’autostrada il 3 Febbraio, seminudo e con evidenti segni di tortura”.
“Una vicenda terribile segnata da inerzia, depistaggi, opacità e bugie del governo locale e che, dopo cinque anni, necessita ancora di una forte mobilitazione civile, politica e diplomatica per ristabilire la verità – si legge in una nota -. Gli scriventi hanno presentato lo scorso consiglio comunale un Ordine del giorno per ricordare la vicenda e per testimoniare la vicinanza della città di Aosta alla famiglia e l’impegno per la ricerca della giustizia, ovunque essa sia necessaria, ricordando anche la vicenda analoga di Patrick Zaki, giovane egiziano studente all’università di Bologna, detenuto ingiustamente da più di un anno”.
“A causa dei tempi tecnici dovuti allo svolgimento del Consiglio stesso il punto è stato rinviato alla prossima seduta – ricorda la maggioranza comunale -. Amministrare una città, pur in una fase storica così drammatica, non può significare la riduzione o l’accantonamento dei valori universali che sottendono al nostro sistema democratico. Tradiremmo la nostra stessa idea di società per la quale i nostri padri fondatori hanno scritto la Costituzione e lo Statuto speciale”.
Av, Pcp e Uv credono che “la pandemia dovrebbe insegnarci, innanzitutto, cosa significa essere cittadini che non può essere una qualità indipendente dal dovere di solidarietà e di impegno per tutti coloro che, non godendo delle nostre stesse possibilità oppure trovandosi in realtà che le negano, arrivano a perdere i loro diritti e perfino la vita stessa”.
Infine, Av, Pcp e Uv ringraziano “Amnesty International per il suo lavoro e per la proposta di testimoniare questo impegno attraverso l’esposizione dello striscione “Verità per Giulio Regeni” sul balcone del Comune, che la Conferenza dei capigruppo ha accolto”.
(re.aostanews.it)