Caccia: il Tar conferma il no all’abbattimento di pernice bianca e lepre
E' stato respinto il ricorso del Comitato gestione venatoria contro la Regione
Caccia: il Tar dice no all’abbattimento di pernice bianca e lepre. E’ stato respinto il ricorso del Comitato gestione venatoria contro la Regione.
La vicenda
Per il Tar è stata legittima la decisione di sospendere la caccia della pernice bianca e della lepre variabile nella stagione venatoria 2020-2021. I giudici avevano già negato la sospensiva nel settembre scorso, alla vigilia del via alla stagione della caccia. Era stato l’esecutivo regionale, nel luglio 2020, a sospendere la caccia delle due specie, in attuazione di una mozione approvata dal Consiglio regionale nel novembre 2019.
Si è trattato di una «condotta del tutto legittima», scrivono i giudici amministrativi nella sentenza, e «la circostanza che al momento della sua adozione la Giunta fosse in regime di prorogatio, non priva l’atto della sua legittimità».
Inoltre «non vi è dubbio che l’indicazione in via generale di quali siano le specie cacciabili è rimessa al legislatore nazionale e per la Valle d’Aosta al legislatore regionale munito in materia di potestà esclusiva, ma questo non significa che temporanee limitazioni al prelievo di alcune specie cacciabili non possano essere adottato con atto amministrativo».
Così in Consiglio nel novembre 2019
Caccia: la maggioranza vota in ordine sparso e passa la mozione che sospende per cinque anni la caccia alla pernice bianca e alla lepre variabile. A impallinare il governo Fosson tre franchi tiratori. Piccoli segnali da mandare a futura memoria.
Il voto ha stravolto i piani delle forze al governo, che avevano annunciato l’astensione, e ha dato 19 sì ai fautori dello stop al prelievo di pernici bianche e lepri variabili, tre contrari e 11 astensioni.
Il Consiglio Valle ha, così, approvato una mozione che impegna il Governo regionale a sospendere la caccia della pernice bianca e della lepre variabile per un periodo di almeno 5 stagioni venatorie. L’iniziativa è stata presentata in aula da Daria Pulz (Adu) e Luigi Vesan (M5S), ed è stata sostenuta anche da almeno tre consiglieri di maggioranza.
La votazione – segreta – ha fatto emergere le tensioni esistenti tra le forze che sostengono il Governo Fosson.
(re.aostanews.it)