Consiglio Aosta: no a rinnovo gratuità dei parcheggi per i sanitari
L'assessore Loris Sartore: «Al momento non ci sono le condizioni per rinnovare la misura»
Al momento non ci sarà il rinnovo della gratuità dei parcheggi per operatori sanitari, personale socio-assistenziale e volontari di strutture riconosciute. A deciderlo il consiglio comunale di Aosta, che a maggioranza ha bocciato la richiesta presente nella mozione della consigliera Roberta Carla Balbis, la quale chiedeva una proroga almeno fino al 30 aprile.
La mozione
«Non ci sembrerebbe essere alcuna ragione per venire meno alla proroga di un provvedimento scaduto lo scorso 31 gennaio – sottolinea la portacolori di Rinascimento VdA -. Non abbiamo motivo di credere che si uscirà da questa situazione critica a breve termine, visto che lo stato di emergenza è stato dichiarato fino al 30 aprile».
E chiude. «Ritengo che sia il caso di prorogarlo – conclude -, anche tenendo conto di un’eventuale rinvio di scadenza dei termini dello stato di emergenza».
La replica dell’assessore
«C’erano due motivi alla base del sostegno all’iniziativa – ricorda l’assessore alla Mobilità, Loris Sartore -. Per prima cosa, abbiamo pensato a un riconoscimento per lo sforzo profuso dalle categorie sanitarie. Inoltre, volevamo dare un’agevolazione economica a persone che si sono trovate, nei mesi più difficili, a fronteggiare un’enorme quantità di lavoro».
Per il rinnovo, però, non ci sono i presupposti.
«I numeri della pandemia sono calati e anche se la situazione sta peggiorando, siamo lontani dai dati di dicembre e gennaio – continua Sartore -. Ricordo per l’occasione sono stati rilasciati 1040 permessi per la gratuità della sosta su strada e 200 abbonamenti gratuiti al Parini. Di questi 1040, 750 sono richiesti da Usl, mentre i restanti dalle altre categorie».
Purtroppo, però, «c’è anche chi ne ha approfittato – rivela ancora l’assessore -, visto che tanto personale amministrativo ne ha usufruito. Insomma, al momento non crediamo ci siano le condizioni per prorogare la misura, anche alla luce dei mancati introiti di Aps in materia di sosta e farmacie».
Le repliche
Piccate le repliche delle minoranze, a cominciare da quella della proponente.
«Il dato sulle perdite mi pare pretestuoso – attacca Roberta Carla Balbis -, l’obiettivo non era dare un enorme vantaggio economico, ma un fastidio in meno agli operatori. Ricordo, comunque, che siamo a un passo dalla zona rossa, non fuori dalla situazione critica».
Eleonora Baccini (Rinascimento) rimarca come «il corpo sanitario è stato candidato al Nobel per la pace e noi non riusciamo a dare loro nemmeno un piccolo vantaggio».
Sergio Togni (Lega) sposta il mirino, anche con un appunto non così pertinente.
«L’invito è sempre quello di provvedere a una convenzione con il parcheggio Carrel – dice -, ma soprattutto di arrivare alla prima mezz’ora gratuita per tutti. I parcheggi non devono essere solo dei ricchi, vorrei che questo dazio cessasse prima o poi».
Paolo Laurencet (Forza Italia) rintuzza. «Capisco le difficoltà a fine anno – attacca -, ma ora siamo in apertura di 2021 e penso che ci sia tempo per compensare eventuali perdite. Sarebbe una questione di coerenza legare il provvedimento all’allungamento dello stato di emergenza».
Parte lancia in resta Giovanni Girardini. «Capisco le difficoltà di Aps, tutte verificate, ma è anche vero che l’azienda a fine dicembre ha elargito premi ai suoi dipendenti – esclama il capogruppo di Rinascimento VdA -. I dipendenti di Aps, con stipendio sicuro e in smartworking hanno diritto a premi abbastanza frequenti, mentre gli operatori sanitari che si devastano e non ce la fanno più no»?
Maggioranza
Chiudono i conti i membri della maggioranza.
«Ringrazio per il sostegno – sottolinea Gianluca Del Vescovo (Pcp) -. Da un anno siamo dipinti come eroi, ma chissà se tra un anno avremo ancora questa vicinanza. Forse ci basterebbe solo essere considerati per quello che siamo, dei professionisti».
Replica duro l’assessora alle Politiche sociali, Clotilde Forcellati.
«Facendo parte, seppur a lato, del mondo sanitario, condivido le parole del collega, ma vi chiedo, sapete come vogliono essere aiutati gli operatori? – domanda -. Ci dicono state a casa, fate rispettare il distanziamento ai vostri figli e non fate aperitivi, siamo stanchi di veder le persone morire senza poterle aiutare. Ecco, questo è il nostro compito».
(al.bi.)