Abuso d’ufficio: chiesta la condanna a 10 mesi per il sindaco di Nus Camillo Rosset
Il primo cittadino è imputato nel processo incentrato sul terreno concesso dal Comune a Paolo Contoz, cugino di Rosset, per ospitare un padiglione
La Procura della Repubblica di Aosta ha chiesto la condanna a 10 mesi per il sindaco di Nus, Camillo Rosset. Il primo cittadino è imputato di abuso d’ufficio e falso nell’ambito di un’inchiesta sul terreno concesso dal Comune all’ex consigliere regionale Paolo Contoz, cugino di Rosset, per ospitare un padiglione.
Dalle indagini dei Carabinieri – coordinate dal pm Luca Ceccanti – era emerso che il sindaco aveva partecipato alla riunione della giunta comunale del 20 giugno 2019, quando Contoz era stato autorizzato a utilizzare il padiglione per attività di associazioni del Comune e, nonostante il rapporto di parentela, non si era astenuto. Inoltre era stato applicato un sconto del 60% del canone Cosap (per l’occupazione del suolo pubblico). Durante un’altra riunione di giunta, il 9 gennaio 2020, Rosset poi non si era astenuto ma aveva votato a favore della delibera che prorogava la concessione dal 29 febbraio al 30 maggio scorso.
Il falso
L’accusa di falso fa invece riferimento all’attestazione della presenza del segretario comunale nella riunione di Giunta del 5 dicembre 2020 e a quella del segretario comunale e di un assessore nella seduta del 30 ottobre 2019, che in realtà si era svolta il giorno successivo.
Oltre al sindaco di Nus, a processo c’è anche il segretario comunale Ubaldo Cerisey: è imputato solamente di falso. Per quest’accusa, Rosset (difeso dall’avvocato Stefano Moniotto) e Cerisey (avvocato Corrado Bellora) hanno chiesto di poter patteggiare sei mesi con la condizionale.
Il processo è stato rinviato al 24 maggio per la sentenza.
(f.d.)