Studenti-imprenditori: Radici prepara ravioli fusion, cocktails e cioccolatini
Radici Project è la simulimpresa della 4ª A dell'École Hôtelière che ha creato un percorso culinario con la Valle d'Aosta protagonista e con attenzione alle materie prime, lotta allo spreco e riuso.
Studenti-imprenditori: Radici prepara ravioli fusion, cocktails e cioccolatini.
Valorizzazione dei prodotti del territorio, sostenibilità, innovazione e tanta passione, sono le molle che hanno fatto nascere ‘Radici Project’, la simulimpresa della classe 4ª A dell’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste.
Gli esordi di Radici
«All’inizio non è stato affatto facile – inizia così il racconto della nascita di Radici Matteo Cignetti, presidente della simulimpresa -.
«La nostra idea iniziale di un ristorante didattico è tramontata a causa del Covid e delle restrizioni sanitarie – spiega Cignetti -.
In seguito abbiamo messo sul piatto molte idee; alcune si sono mostrate impraticabili ma grazie alla professoressa di francese Raffaella Lucianaz siamo riusciti a fare sintesi e a trovare la giusta strada per il nostro progetto».
«Il ruolo della scuola e degli insegnanti è stato molto importante per la realizzazione di Radici così come l’abbiamo pensata e li vogliamo ringraziare – spiega la vice presidente Miriana Danna – la scuola ci ha sostenuto per il reperimento di alcuni ingredienti e per i contatti con le aziende.
Jean Christophe Nigra, il professore di Economia, ci ha seguiti nella non facile formazione su tutti gli aspetti normativi e amministrativi, e poi abbiamo avuto un grande sostegno dai professori Gianluca Masullo per la cucina e Victor Vicquéry per la sala».
I prodotti di Radici Project
I soci di Radici sono riusciti a coinvolgere sia i colleghi di cucina che di sala; per la realizzazione hanno seguito tutti alcuni principi fondamentali, l’utilizzo di prodotti locali di aziende partner che hanno dato un loro supporto fattivo e che hanno una filosofia aziendale simile a quella di Radici, il tutto con un tocco di innovazione che concede una certa internazionalità al prodotto finito.
«La creatività e la voglia di metterci in gioco ci ha fatto creare un percorso culinario a 360° con la Valle d’Aosta come protagonista – spiega Cignetti -. I ragazzi di cucina hanno valorizzato il territorio con la realizzazione di preparazioni salate e dolci.
I ravioli fusion
Per le preparazioni salate abbiamo optato per un connubio tra tecniche orientali e piatti emblematici della nostra regione.
Sono nati così Juniper e Coumba: i ravioli fusion rispettivamente ripieni di carbonade e della tipica zuppa di cavolo valdostana.
I cioccolatini
«Abbiamo creato anche due cioccolatini: Moka che ha al suo interno un intenso caffè con una nota aromatica data da un biscotto all’arancia, mentre Martin vuole valorizzare le pere Martin Sec ed è accompagnato da una dolce ganache al vin brulé».
I cocktails
Quattro sono i cocktail che ricord
I cocktails Contrasto e Bucaneve
ano le quattro stagioni nei colori e nei sapori, due alcolici e due analcolici.
«All’inizio avevamo pensato a una rivisitazione in stile valdostano di cocktail classici come lo Spritz – racconta Danna – ma nasceva il problema della conservabilità della frizzantezza e quindi ci siamo orientati su cocktail di nostra invenzione, e li proponiamo in bottigliette di vetro, sempre pronti per essere consumati».
Sono così nati Bucaneve e Contrasto e gli analcoolici Primula e Alba.
Zero spreco e riuso
Nulla è stato lasciato al caso, i concetti di sostenibilità, spreco zero, riuso e limitazione degli imballaggi sono stati concretizzati anche nella confezione.
I cioccolatini
«Siamo molto sensibili all’aspetto della sostenibilità e alla riduzione degli sprechi alimentari; la nostra produzione viene effettuata su prenotazione in maniera da non avere sprechi e i nostri imballaggi sono tutti certificati fsc, riciclabili, riutilizzabili o trasformabili in oggetti utili alla quotidianità: ad esempio le scatole dei nostri cioccolatini si possono trasformare con un po’ di fantasia nell’abbellirle, in portagioie o porta oggetti in generale» – precisa Danna.
Come acquistare
I prodotti sono ordinabili tramite contatto diretto https://impresaradici.wixsite.com/project con ritiro nella sede scolastica a Châtillon o attraverso due e-commerce valdostani che hanno scelto di sostenere il progetto: Alpine Lands e Tascapan.
«Gli ordini sono stati numerosi ben al di sopra delle nostre aspettative e del planner previsionale che avevamo fatto – spiega Cignetti – grazie anche all’e-commerce che ci ha permesso di proporre i nostri prodotti a una clientela più ampia».
I cioccolatini di Radici Project
«Non è stato facile far convivere 18 personalità, ma questa esperienza ci ha uniti -.
Radici non è solo il nome dell’azienda ma una vera e propria filosofia che la classe 4ª A ha sviluppato nelle diverse dinamiche aziendali e che probabilmente non terminerà con la fine della scuola.
«Ci stiamo lavorando» – concludono gli studenti -.
Nella foto in alto, i ragazzi della IV A della simulimpresa Radici Project.
(simonetta padalino)