Giornata della legalità: a Palazzo regionale sventola il drappo bianco
Per non dimenticare la strage di Capaci
Giornata della legalità: a Palazzo regionale sventola il drappo bianco.
Il ricordo
Anche il Consiglio regionale della Valle d’Aosta – su proposta della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome – ha aderito all’invito di Maria Falcone di esporre un drappo bianco alla facciata delle sedi delle Assemblee legislative in occasione della Giornata della legalità, che si celebra domenica 23 maggio, nel ventinovesimo anniversario della strage di Capaci.
Il messaggio
«Il perdurare delle restrizioni legate alla pandemia da Covid – specifica il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin – non consente, nemmeno quest’anno, di svolgere manifestazioni con la diretta partecipazione dei cittadini e delle Istituzioni: per la prima volta quindi il Consiglio Valle aderisce all’iniziativa lanciata da Maria Falcone, a dimostrazione del nostro senso di riconoscenza e a riconoscimento del loro spirito di servizio. Ci uniamo a questa testimonianza corale per affermare il valore della legalità e il contrasto alle mafie quale motore di sviluppo e strumento di democrazia e autonomia».
La strage
La strage di Capaci fu un attentato di stampo terroristico – mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci (sul territorio di Isola delle Femmine) con una bomba composta da 500 kg di tritolo, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Gli attentatori fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29, alle 17.57, mentre vi transitava sopra il corteo della scorta con a bordo il giudice, la moglie e gli agenti di Polizia, sistemati in tre Fiat Croma blindate. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.
(d.c.)