Saison Culturelle: con Quatuor pour la fin du temps torna il pubblico allo Splendor
Una sedia ogni tre, così ha riaperto al pubblico il teatro di via Festaz ad Aosta
Saison Culturelle: con Quatuor pour la fin du temps torna il pubblico allo Splendor. Una sedia ogni tre, così ha riaperto al pubblico il teatro Splendor, ed è ripartita la Saison in presenza. Tanta la voglia degli artisti di tornare a esibirsi su un palco, ma tanto anche l’entusiasmo del pubblico che lunedì 24 non si è fatto scappare l’occasione di tornare a sedersi sulle poltroncine di via Festaz.
Il concerto
Ad aprire le danze sono 4 musicisti e un’attrice, insieme per regalare un’esperienza di artistica totalizzante. Lo spettacolo è “Quatuor pour la fin du temps” e vede Giulia Marzani al violino, Davide Bandieri al clarinetto, Stefano Blanc al violoncello, Alessandro Mercando al pianoforte e l’attrice Alessandra Celesia che ha accompagnato il concerto con la sua voce recitante.
La Saison è ripartita non con un concerto qualunque, ma con una musica densa di significato: composta da Olivier Messiaen in un campo di prigionia tedesco e eseguita per la prima volta davanti a 5000 prigionieri del campo Stalag VII. Musica, quindi, che diventa riscatto da tutto ciò che c’è di oscuro nella vita come raccontano le parole di un sopravvissuto all’Olocausto fruì di quella prima esibizione nel campo tedesco “Questa musica ci riscatta tutti.
Un riscatto sulla prigionia, la mediocrità e, soprattutto, su noi stessi.” Un’atmosfera surreale ha invaso lo Splendor sulle note di Messaien, per poi sfociare in un lunghissimo applauso finale.
Un pubblico emozionato di poter rivivere quelle emozioni dal vivo, ha seguito con gli occhi ogni gesto dei musicisti sulle corde del violino o sui tasti del pianoforte. Un riscatto da questi lunghi mesi di restrizioni.
(de.bi.)