Aosta: caso scuola di Porossan, il Comune farà un nuovo plesso
La notizia emerge dalla prima commissione consiliare; nel frattempo continuerà la gratuità del trasporto per la futura classe terza e saranno fatti interventi di messa in sicurezza dell'attuale plesso
Caso scuola di Porossan, il Comune costruirà un nuovo plesso, magari entro la fine di questa consiliatura. Nel frattempo, però, l’attuale edificio subirà interventi di restyling e messa in sicurezza e l’amministrazione aostana continuerà a garantire il trasporto gratuito per la classe in “eccedenza” rispetto alla capienza massima dell’attuale edificio.
La commissione
Insomma, porta buone notizie la riunione della prima commissione consiliare, che ha ospitato le audizioni dell’assessore all’Istruzione, Samuele Tedesco, del dirigente scolastico Giovanni Peduto e di alcuni rappresentanti dei genitori.
A rivelare le novità è proprio Samuele Tedesco, che riassume un po’ l’iter della telenovela.
«Appena insediato ho subito chiesto il fascicolo, visto che la situazione aveva creato notevole disagio» sottolinea l’assessore, ricordando i termini della questione, che aveva previsto il trasferimento della classe seconda all’Einaudi, con tanto di trasporto gratuito degli alunni al costo – per il Comune – di 332 euro giornalieri.
Dopodiché si sono succeduti altri quattro incontri, con il 24 marzo che ha portato a tirare le fila.
«Inizialmente volevamo far tornare i bambini a Porossan – ammette Tedesco -. Si era parlato di interventi strutturali, ma visto che la situazione, dopo cinque sopralluoghi, è apparsa abbastanza complicata, si è deciso di attendere il numero dei nuovi iscritti. Questi supereranno quota 100, per cui ci siamo messi al lavoro».
La nuova scuola
Vagliate tutte le soluzioni con l’assessore ai Lavori pubblici, Corrado Cometto, a marzo è stata comunicata la decisione.
«Ho evidenziato a genitori, dirigente e maestre la volontà di dare a Porossan una nuova scuola – rivela Samuele Tedesco -. Sarà una scuola degna di tal nome, in grado di garantire la continuità didattica».
E le tempistiche?
«La volontà è chiudere tutto in questa consiliatura – spiega l’assessore -. Ce la metteremo tutta; i problemi, ovviamente, non mancheranno, ma questa è la strada».
Nel frattempo, in attesa di trovare i fondi nei vari bandi europei e nazionali in arrivo, il servizio di trasporto gratuito sarà garantito.
«Continueremo il trasporto gratuito giornaliero per i bambini della seconda e futura terza – ricorda l’assessore -. Proprio per valorizzare il plesso, però, questo non sarà aperto a eventuali altri figli di famiglie che dovessero decidere di spostare i bambini all’Einaudi: i posti disponibili, anche alla luce delle restrizioni, rimangono sedici».
Lavori alla scuola vecchia
L’assessore ha poi anticipato l’idea di intervenire sul plesso attualmente esistente.
«Lavoriamo sulla base dei requisiti normativi e vogliamo mettere in sicurezza il plesso con interventi mirati – continua Tedesco -. Per ora sono stati forniti 8 mila euro di giochi, nell’ambito del bando nazionale da 100 mila euro per le varie strutture aostane. La Giunta, comunque, ha già messo a bilancio i soldi per la messa in sicurezza. Lunedì 7 faremo l’ultimo sopralluogo per confermare le criticità già note e in estate cominceremo i lavori».
I lavori dovrebbero riguardare, sicuramente, la soluzione dei «problemi di gestione del verde», ma anche la realizzazione di una via di fuga, interventi sui serramenti e sulla controsoffittatura della terrazza «che rimane sopra ai locali della mensa – continua Tedesco -. Dobbiamo mettere in sicurezza i bambini al momento dei pasti. Inoltre, interverremo su alcune porte che non hanno i giusti maniglioni antipanico e miglioreremo i bagni».
Il dirigente scolastico
Conferma le cose il dirigente scolastico Giovanni Peduto.
«In vista della costruzione del nuovo edificio abbiamo confermato la continuità del servizio di trasporto – ammette Peduto -. Nel frattempo mi sono preso l’impegno di non accettare alunni non della zona, in modo tale che quando un domani l’attuale seconda dovesse tornare nella scuola, non andremo a superare il tetto massimo previsto».
Peduto evidenzia una speranza.
«Spero che le famiglie non chiedano di venire all’Einaudi – evidenzia -, perché se il Comune si sobbarcherà la spesa del nuovo edificio dovrà valerne la pena. Se il plesso vuole restare in vita, le famiglie devono mantenere lì i propri figli».
E chiosa. «Smentisco una fake news circolata negli ultimi giorni – conclude -. La classe prima non andrà all’Einaudi; l’unica classe che si muoverà sarà l’attuale seconda».
Rappresentanti dei genitori
Appaiono soddisfatti i rappresentanti dei genitori.
«Dalla prima lettera sono cambiate molte cose – sottolinea Manuela Massai – e ringrazio gli assessori per gli incontri e gli aggiornamenti. Il plesso nuovo era un sogno, non eravamo convinti di arrivarci, ma siamo grati per questa opportunità. Disaffezione? È vero, vista la situazione difficile alcuni genitori hanno manifestato la volontà di spostare i propri figli, ma sarà nostra cura cercare di dare fiducia e continuare a credere nella nostra scuola».
(alessandro bianchet)