Positivo al Covid, giovane aostano : «Vi racconto il mio calvario a Malta»
Per Gabriele Cerrato, 19 anni, una vacanza da sogno si è trasformata in un incubo
Positivo al Covid, giovane aostano: «vi racconto il mio calvario a Malta». Per Gabriele Cerrato, neo diplomato al liceo Bérard di Aosta la più bella vacanza della vita – come l’ha definita il giovane diciannovenne aostano – si è trasformata in un incubo. Dopo un soggiorno con altri 8 compagni di scuola a Malta, il giorno del rientro in Italia, venerdì 9 luglio, all’aeroporto la notizia della positività gli piomba addosso. E’ l’unico con tampone rapido positivo. Vede i suoi amici prendere il volo e resta solo. I suoi compagni sono ora in auto-quarantena e Gabriele, asintomatico, è ospitato in un hôtel Covid maltese. Dovrà rimanerci fino al 24 luglio.
Il racconto
Racconta: «Non saprei dire come, quando e dove mi sono contagiato. Ci siamo divertiti, abbiamo stretto amicizia con altri giovani e frequentato tanti posti e persone. I controlli non sono stringenti per non dire inesistenti. La polizia passa, guarda e va». Dalla scoperta della positività all’hôtel Covid il cammino è stato tortuoso. Ricorda: «Le strade son tre: l’ambasciata italiana, che non è stata messa al corrente, il governo maltese, intervenuto in un secondo tempo, e la proprietaria dell’appartamento nel quale alloggiavamo. Sono tornato lì ma dopo un giorno mi ha trasferito, senza avvisare le autorità, in un altro alloggio, che lasciava a desiderare, dove ero tagliato fuori dal mondo. Il cellulare faticava a prendere e non potevo avere contatti».
Prosegue: «Finalmente mi hanno chiamato. Mi annunciavano che sarebbero venuti a prendermi per trasferirmi nell’hotel dove avrei trascorso la quarantena. Io stesso ho detto loro del cambio di indirizzo. Da domenica (11 luglio) pomeriggio sono chiuso in questa stanza».
La festa per l’Italia
Ha visto la finale dell’Europeo 2020 e gioito per la vittoria, guardando con un po’ d’invidia «alle centinaia di italiani che sulla spiaggia di fronte al mio albergo si erano riuniti per festeggiare, cantando a squarciagola e sparando fuochi d’artificio».
Gabriele si deve procurare il cibo e i generi di prima necessità, acquistandoli tramite App. «Lunedì ho perso pure 10 euro. La mia prenotazione non è mai arrivata». Sull’organizzazione maltese Gabriele ha qualcosa da ridire: «Non ho mai ricevuto una chiamata ufficiale nella quale mi comunicassero la quarantena ma tante chiamate diverse con voci sempre diverse ma soprattutto indicazioni contrastanti. Qualcuno mi ha detto che dovevo prenotare in anticipo il tampone molecolare per il rientro. Quando ho provato a fare la prenotazione mi è stato detto che il 24 luglio me ne sarei potuto andare liberamente e che il tampone lo avrei fatto direttamente in aeroporto».
Si rammarica il giovane: «Ho perso pure il lavoro per l’estate». Rientrato ad Aosta doveva prendere servizio in un ipermercato. Trascorre le giornate in solitudine, alleviata dalle telefonate agli amici e ai genitori.
(da.ch.)