Ampliamento ospedale Parini: aperto il tavolo di confronto con il Comune di Aosta
Prossima riunione il 27 luglio
Ampliamento ospedale Parini: aperto il tavolo di confronto con il Comune di Aosta. Ad aggiornare sul percorso l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse in risposta a un’interrogazione della consigliera (alleata) del Pcp Erika Guichardaz contraria all’ampliamento.
L’interrogazione
Così nell’illustrarla: «E’ stato evidenziato da tutte le parti politiche e da tutte le proposte di risoluzione la necessità di avviare un serrato confronto con il Comune di Aosta per approfondire il tema dell’Ospedale regionale e delle problematiche poste dalla sua trasformazione: la cantierabilità, l’eliporto, la congestione del traffico. Sicuramente la Regione non può venire meno ora su una questione centrale e non coinvolgere l’amministrazione comunale sulla corposa questione dell’ospedale di Aosta che avrà un enorme impatto sulla città».
La risposta
Nella risposta l’assessore Barmasse ha annunciato che è convocato per 27 luglio una nuova riunione del tavolo di lavoro al quale siedono l’assessore Barmasse, i tecnici e coordinatori dell’assessorato, la vicesindaca di Aosta Jeannette Borre e alcuni dirigenti comunali. Sono aperte riflessioni anche sul futuro del Beauregard e dell’ex Maternità.
La replica
Nella replica la consigliera Guichardaz ha detto: «Riteniamo importante che vengano coinvolti anche i tecnici del comune di Aosta. Rimango comunque dell’idea che gli approfondimenti vengano portati in Commissione, coinvolgendo tutto il Consiglio. Sono previsti atri 17 milioni per l’ampliamento del Parini nella prossima variazione di bilancio. E’ necessario che popolazione sia informata rispetto ai costi e alle varie valutazioni».
Il sogno
Ha aggiunto: «Nutro la speranza di poter assistere a una conferenza stampa quale quella indetta dal presidente Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) nella quale ha presentato un progetto di ospedale eco-sostenibile, adatto alle più moderne esigenze della sanità. Insomma un ospedale che possa rafforzare sanità pubblica e qualità. Rimarremo vigili per capire come si evolverà la situazione dell’unico presidio ospedaliero della Regione».