Cime Bianche, Uv all’attacco: «Non nascondiamo la verità»
Il Leone rampante torna a ridire che è solo un progetto di fattibilità e che nulla osta, parere legale alla mano
Cime Bianche, Uv all’attacco: «Non nascondiamo la verità». L’Union Valdôtaine rintuzza le accuse di Adu e della consigliera Chiara Minelli in aula consiliare. Affonda: «L’Uv ha una visione certamente differente da alcuni componenti dell’area civica progressista, ma non è accettabile di essere accusati di nascondere la realtà».
Fattibilità
Ribadisce quanto dello in Consiglio Valle dal presidente della Giunta Erik Lavevaz: «La società Monterosa SpA ha espletato una Procedura aperta per l’affidamento di servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria concernenti la redazione di studi propedeutici e preliminari alla valutazione di fattibilità del collegamento intervallivo Cime Bianche, a seguito di regolare gara pubblicata sul sito della società Monterosa (visibile da chiunque, basta cliccare monterosaspa.com) dal 19 ottobre 2020».
Il parere legale
Prosegue la nota riferendosi a quanto evocato dal vicepresidente e assessore con delega agli impianti a fune Luigi Bertschy ovvero il parere dell’avvocatura regionale sull’ampliamento del comprensorio sciistico tra Breuil e Ayas. Puntualizza: «Gli autonomisti hanno lavorato in stretta collaborazione, partecipando in modo coeso per unirsi alle sintesi sul programma del governo, e cercando di non complicare una situazione già non facile e meno chiara – e ancor meno coesa – in seno alla PCP, che vede due componenti in costante contrasto con i consiglieri del proprio gruppo, dimostrando questa dissonanza a colpi di comunicati stampa e di mozioni e discussioni continue che stanno iniziando a imbarazzarci e, quel che è peggio, sono percepite dalla cittadinanza come grande segnale di instabilità».
L’avvocatura
«Il progetto definitivo individua compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti dalla stazione appaltante e, ove presente, dal progetto di fattibilità; il progetto definitivo contiene, altresì, tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni e approvazioni, nonché la quantificazione definitiva del limite di spesa per la realizzazione e del relativo cronoprogramma, attraverso l’utilizzo, ove esistenti, dei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome territorialmente competenti, di concerto con le articolazioni territoriali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, secondo quanto previsto al comma 16», chiarendo benissimo che si tratta di una fase progettuale non esecutiva, che è l’unica necessaria per la realizzazione dell’opera.
L’approfondimento legale oggettivo è stato effettuato nel mese di aprile con parere legale firmato dall’avvocatura della Regione chiarendo che non vi sono ostacoli legali alla prosecuzione della redazione di studi propedeutici e preliminari alla valutazione di fattibilità del collegamento intervallivo. Per altro tale parere fu commissionato e visionato dall’allora assessora all’ambiente, la quale, si è ben guardata di divulgarne i contenuti».