Courmayeur, Garavaglia: «L’inverno sarà salvato dal green pass»
Il ministro del turismo è intervenuto ieri al Jardin de l'Ange di Courmayeur nell'ambito del Cenacolo Artom
Courmayeur, Garavaglia: «L’inverno sarà salvato dal green pass».
Il ministro del turismo è intervenuto ieri al Jardin de l’Ange di Courmayeur nell’ambito del Cenacolo Artom.
«Il governo precedente aveva un pregiudizio rispetto alla montagna ed in generale verso le cose effimere. La chiusura degli impianti lo scorso inverno è stata basata unicamente su un pregiudizio. Per il prossimo inverno invece sono positivo: gli impianti riapriranno e la stagione verrà salvata dal green pass».
È questa l’analisi del ministro del turismo Massimo Garavaglia, ospite dell’imprenditore Arturo Artom martedì 11 agosto al Jardin de l’Ange di Courmayeur, nell’ambito del ciclo di incontri Cenacolo Artom.
L’incontro con il ministro Garavaglia al Jardin de l’Ange – Ph. Giacomo Buzio
La formazione del governo Draghi
Prima di entrare nei temi di stretta attualità, Garavaglia ha ripercorso la sua vita professionale e politica, raccontando diversi aneddoti, tra cui il momento in cui, nel febbraio scorso, ha appreso che sarebbe diventato ministro: «Ero a casa mia a Marcallo con Casone, stavo preparando la minestra col battuto per me le mie figlie e intanto guardavo in televisione le ultime notizie sulla formazione del governo, senza immaginare che in seguito vi avrei fatto parte. Poi mi è suonato il telefono: era Salvini che mi comunicava che il giorno dopo sarei dovuto andare a Roma per giurare come ministro. È stata una notizia tanto inaspettata e sorprendente che ho bruciato la minestra».
Il decreto Garavaglia
Garavaglia ha poi illustrato i contenuti del futuro decreto che poterà il suo nome e che riguarderà alberghi e servizi: «L’obiettivo è quello di migliorare la qualità delle nostre strutture e la parola chiave per farlo è semplicità. Non sarà come il bonus del 110%, che è complicatissimo e per cui le richieste sono state pochissime».
Il decreto Garavaglia permetterà alle strutture ricettive di fruire di un credito d’imposta dell’80% su un ampio novero di lavori: non solo efficientamento energetico, ma pure illuminazione, arredi, facciate. Il decreto inoltre darà la possibilità agli esercenti che eseguiranno tali interventi di avvalersi di finanziamenti agevolati e di lunga durata. Il pacchetto di norme, ha assicurato il ministro, dovrebbe vedere la luce in autunno.
Lo stato del turismo in Italia
Interrogato da Artom circa i suoi primi passi al ministero, Garavaglia si è subito detto contento della scelta del governo di scorporare il settore del turismo da quello dei beni e delle attività culturali.
Poi ha detto la sua sullo stato del turismo in Italia: «Abbiamo i fondamenti ma ci manca la parte del marketing. Negli ultimi anni il turismo italiano non è andato bene, abbiamo perso delle quote di mercato. Il Recovery Plan ci dà una opportunità importante: il turismo è il settore che è stato colpito più duramente e che ha più necessità di ripartire. Dobbiamo copiare i paesi che su questo fronte fanno meglio al mondo, ad esempio Giappone, Svizzera e Spagna, e fare bene almeno quanto loro».
La situazione economica del paese
Interpellato sulla situazione economica del paese da parte dell’ex ministro dell’economia Domenico Siniscalco, presente in platea, Garavaglia ha spiegato: «Dobbiamo trasformare lo slancio economico che stiamo vivendo in questo momento in una crescita stabile e sostenibile. La chiave per farlo sono misure semplici e i fondi del Recovery, che sono tantissimi. Poi bisogna puntare sulla decontribuzione, e in quest’ottica rivedere il reddito di cittadinanza: invece di dare il sussidio alla persona si potrebbe darlo all’impresa che la assume, innescando in questo modo fiducia e consumi. In poche parole ci servono semplicità, coraggio e grinta».
Le criticità del green pass
Stimolato infine sul tema del green pass e delle sue problematiche da parte dell’assessore regionale Jean-Pierre Guichardaz, Garavaglia si è detto perplesso: «È curioso che tutte queste polemiche vengano fuori adesso, mentre nel Consiglio dei ministri che ha approvato il relativo decreto nessuno ha detto nulla».
Poi, entrando nel merito, ha spiegato «È ovvio che il privato non ha poteri di polizia per controllare il green pass. Il senso del certificato è quello di invitare caldamente le persone a vaccinarsi. E l’invito vale soprattutto per gli over 50, che se finiscono in terapia intensiva hanno il 40% di possibilità di uscirne coi piedi davanti…».
(samuele belfrond)