Rally: Simone Goldoni colpisce al “Mille Miglia”
Il driver di Gressoney vince insieme a Eric Macori
Simone Goldoni colpisce ancora. Al Rally “Mille Miglia”, giunto alla quarantaquattresima edizione, valido quale sesto appuntamento del Campionato Italiano Rally, il talentuoso pilota valdostano ha dominato, ancora una volta, nella classe Ra5H.
Simone Goldoni colpisce al Mille Miglia
Navigato dall’esperto Eric Macori, a bordo della Suzuki Swift Sport Hybrid, ha preceduto di 1’12”8 Iani–Puliani e di 1’16”3 Fichera-Mazzocchi, entrambi su Suzuki Swift Sport Hybrid.
Un dominio in progressione, che ha sgretolato le ambizioni degli avversari; il predetto Iani e gli altri che si sono alternati nel ruolo, più fittizio che reale, di terzo incomodo. Goldoni si è così matematicamente aggiudicato il Trofeo Suzuki con due gare di anticipo e gli basta un risultato per mettere il sigillo nel titolo in classe R1.
Marcel Porliod–André Perrin hanno vissuto una gara difficile, che si è presentata subito in salita. Con pazienza hanno artigliato il sesto posto finale nel CIR Junior, riservato ai piloti del programma ACI Rally Team; tutti al volante della Ford Fiesta.
Perosino e Verzoletto settantacinquesime
Patrizia Perosino–Veronica Verzoletto, su Skoda Fabia, hanno pagato qualche criticità soprattutto nella “Provaglio Val Sabbia” e nella “Pertiche”, chiudendo al settantacinquesimo posto assoluto.
Nella classifica finale assoluta, successo di Albertini–Fappani (Skoda Fabia EVO), che hanno preceduto Crugnola-Ometto (Hyundai i20) e Basso – Granai (Skoda Fabia).
109 partenti per 7 prove speciali
Il “Mille Miglia” prevedeva sette prove speciali per circa 93 chilometri complessivi, con 109 partenti. Una gara storica e prestigiosa, molto tecnica e caratterizzata dai celebri saliscendi del bresciano con discese che mettono a dura prova l’impianto frenante. Il rally parte con la speciale del venerdì sera, la “Cave di Botticino”, di appena due chilometri, appannaggio di Crugnola–Ometto, che sopravanzano De Tommaso–Ascalone (Citroën C3) e Scattolon–Bernacchini (Volkswagen Polo).
Porliod è trentasettesimo e quinto tra le Fiesta, Perosino sessantaquattresima e Goldoni sessantaseiesimo e secondo pagando un solo decimo a Iani–Puliani. Ma i distacchi sono ridottissimi, da prova spettacolo, un antipasto rispetto alla gara vera e propria che si consuma il sabato. Che inizia con la “Provaglio Val Sabbia”; che vede alle prese con le prime difficoltà Porliod e Perosino, che scendono rispettivamente al quarantaquattresimo e al settantatreesimo posto. Goldoni, invece, si issa al comando della classe Ra5H infliggendo già 8”9 a Iani e 17”6 a Pellé–Luraschi.
Simone, nella successiva “Moerna” aumenta il vantaggio a 25”9 su Iani e 40” su Poggio–Briano. Con la quarta speciale “Pertiche”, icona del rallysmo nazionale e non solo, il rally vira la boa di metà gara. Porliod è quarantanovesimo e settimo tra le Fiesta. Perosino scivola in ottantatreesima posizione, mentre alle vetture della Ra5H viene attribuito il tempo imposto. Nella generale, comandano Albertini–Fappani, che precedono Crugnola–Ometto e Andolfi–Savoia (Skoda Fabia).
Secondo passaggio sulla “Provaglio Val Sabbia”. Porliod risale in sesta posizione nel CIR Junior, Perosino guadagna la settantaseiesima e Goldoni porta il suo vantaggio a 30”7 su Iani e a 51”4 su Pellé. La marcia del driver di Gressoney è lanciata e implacabile: nelle ultime due speciali, incrementa il margine fino a portarlo ad oltre un minuto sugli inseguitori. Per lui, ennesimo gradino più alto del podio.
Il commento
Goldoni è pienamente soddisfatto della sua prestazione e del conseguente successo. “Non potevamo chiedere di meglio. Il bilancio parla di sei speciali centrate su sette e nella power stage abbiamo pagato solo dodici millesimi – esclama -. Abbiamo vinto il Trofeo Suzuki con due gare di anticipo e, per aggiudicarci il titolo in classe R1, ci basta un risultato, adesso ragioneremo su quale gara puntare. Eravamo abbastanza tranquilli, siamo andati con il nostro passo senza guardare gli avversari. Solo nell’ultima prova abbiamo amministrato: la “Pertiche” è una delle più impegnative del calendario, lunga e caratterizzata da continui cambi di direzione e di ritmo, con tratti simili che possono trarre in confusione. Per il “Due Valli” probabilmente avremo ancora sviluppi sulla macchina”.
(Enrico Formento Dojot)