Sci, Cime Bianche: Tripodi chiede al Governo «lo stop allo studio di Monterosa Ski»
Chiede un intervento ministeriale per «evitare l'inutile dispendio di fondi pubblici»
Sci, intervallivo: Tripodi chiede al Governo «lo stop allo studio di Monterosa Ski». La deputata valdostana del Movimenti 5 Stelle ha presentato, lunedì 4 ottobre, un’interrogazione con risposta scritta al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, chiedendo l’intervento ministeriale per fermare il collegamento funiviario tra la Val d’Ayas e Cervinia.
Stop allo studio
Scrive Tripodi «è necessario ed urgente un intervento governativo al fine di richiedere la revoca in autotutela della procedura d’affidamento studio preliminare alla valutazione di fattibilità per il collegamento intervallivo del Vallone di Cime Bianche, perché apparirebbe in palese contrasto con la normativa europea e italiana a tutela dell’ambiente e delle zone protette; la causa della conservazione dei luoghi confacenti agli habitat comunitari rappresenta una delle più grandi sfide del nostro tempo».
Ricorda che il Vallone delle Cime bianche, simbolo dell’integrità superstite dell’ambiente alpino, «è ricompreso nella Zap-Zsc IT1204220 «Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa» derivata dalla rete europea Natura 2000 ed è pertanto sottoposto al regime normativo previsto per le Zone speciali di conservazione e le Zone di protezione speciale che prevedono un sistema di massima tutela naturalistica da parte delle norme europee e italiane».
Cita lo stop all’ampliamento del comprensorio del Terminillo: «Seppur in stato più avanzato, lo Stato ha richiesto alla regione Lazio di rivalutare, in via di autotutela, l’autorizzazione concessa per un intervento simile da realizzarsi sul Monte Terminillo, anch’esso parte della rete Natura 2000».
Per Tripodi «la realizzazione del progetto di un impianto funiviario nella zona del vallone delle Cime Bianche appare in palese contrasto con le normative europee a tutela dell’ambiente e delle zone protette» e chiede un intervento ministeriale per «evitare l’inutile dispendio di fondi pubblici, e dando una concreta risposta a questa istanza di ‘aiuto’ del territorio attraverso un drastico cambiamento di rotta nella politica di tutela e difesa della nostra Terra».
Analoga iniziativa è stata presentata al Parlamento europeo dall’eurodeputata genovese Tiziana Beghin, eletta per il Movimento 5 Stelle.
(d.c.)