Aosta, in 150 protestano contro il Green pass sotto Palazzo regionale
Tanti i cartelloni contro il lasciapassare verde; c'è chi ha scritto «Lasciapassare inaccettabile», utilizzando il simbolo delle Schutzstaffel (le SS naziste), e chi sostiene che «Dal Covid si guarisce, dal Green pass no»
«La politica ha ucciso il diritto al lavoro». E’ uno degli slogan scritti sui cartelloni esposti in piazza Deffeyes, ad Aosta, dove alle 9 di mattina del 15 ottobre si sono radunate circa 150 persone per protestare contro l’obbligo di Green pass sul posto di lavoro.
La protesta
Tra i presenti: insegnanti e dipendenti del settore pubblico e privato. Al centro della piazza che ospita Palazzo regionale, i manifestanti hanno posizionato una tela su cui, con pennello e vernice, hanno scritto: «Art. 1 Costituzione: L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Firmato da tutti coloro che sono morti perché fosse così».
Intorno alle 10.30, i manifestanti hanno poi formato un grande cerchio per gridare a ritmo di tamburo: «No Green pass», «libertà» e «diritto al lavoro».
Tanti i cartelloni contro il lasciapassare verde. C’è chi ha scritto «Lasciapassare inaccettabile», utilizzando il simbolo delle Schutzstaffel (le SS naziste), o chi sostiene che «Dal Covid si guarisce, dal Green pass no».
Come sempre, poca la voglia di parlare con i giornalisti. Ma ascoltando i discorsi si sente chi lamenta il fatto che «il vaccino è sperimentale, non possiamo fidarci», ma in tanti si concentrano più sull’aspetto lavorativo della questione; da oggi, infatti, chi non è vaccinato o non presenta un tampone negativo non può andare al lavoro. Ma è presente anche chi sottolinea come «la democrazia è sotto attacco». «Chi cede al ricatto è complice», si legge su uno dei cartelloni più grandi.
La scuola
Ma non sono solo i lavoratori a scendere in piazza; sotto Palazzo, infatti, sono presenti anche alcuni studenti delle superiori e universitari. Quasi tutti espongono scritto come «Il mondo non è minacciato da chi fa il male ma da chi lo tollera», «Uniti per la libertà», «Sveglia! Siamo qui anche per voi», «Stop terrorismo psicologico» e «La scienza senza etica non è al servizio dell’umanità».
La manifestazione è pacifica e sul posto sono presenti la Digos della Questura di Aosta, la Guardia di finanza, i Carabinieri e la Polizia locale.
(f.d.)