Raccomandazioni in Sanità, Procura Aosta: quadro sconcertante
L'inchiesta coordinata dal pm Luca Ceccanti, che non ha ravvisato reati, metterebbe alla luce comportamenti poco ortodossi
Un “quadro sconcertante” dal quale emergono le “reiterate raccomandazioni formulate dall’ex direttore generale dell’Usl, Angelo Pescarmona, finalizzate ad ottenere l’assunzione di soggetti legati sia a lui sia all’assessore Roberto Barmasse“. Ma nessun reato ravvisato.
E’ quanto emerge dalla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura per alcune inchieste avviate nei mesi scorsi sulla sanità valdostana, in particolare sull’assunzione di personale interinale e sulle lista d’attesa per interventi chirurgici, con occhi puntati sull’intervento autorizzato per il padre di un consigliere regionale.
Secondo quanto rileva il pm Luca Ceccanti “la Ausl ha previamente comunicato alla ‘Sinergy’ – la società interinale che seleziona i lavoratori – i nominativi di persone gradite sulla base di criteri esclusivamente personalistici e clientelari”.
Si tratta di un modus operandi che va contro alla logica della parità di trattamento. “Sulla base del contratto e delle norme non legislative – scrive Ceccanti – è assolutamente vietato che la Ausl, laddove necessiti di alcune figure professionali, indichi alla azienda di lavoro interinale specifici nominativi graditi (o non graditi). La Ausl può sicuramente effettuare un colloquio per selezionare i candidati, ma tale colloquio deve necessariamente essere successivo all’invio degli aspiranti da parte della ‘Sinergy’. Regole che rispondono a un criterio minimo di trasparenza e dovrebbero in tal modo evitare illegittime preferenze e favoritismi”.
Le assunzioni
“Le persone sentite dalla Digos hanno sin da subito evidenziato una serie di assunzioni di figure professionali, effettuate per il tramite della ‘Sinergy’, ispirate a criteri nebulosi, poco trasparenti e, in alcuni casi, palesemente clientelari – – scrive ancora il pm – . E, sia qui incidentalmente detto, tali assunzioni, lungi dal non avere avuto ricadute pratiche, hanno in ultima analisi, determinato pregiudizi a persone che, legate da anni all’azienda Usl da contratti a tempo determinato, con situazioni di precariato ‘istituzionalizzato’, hanno improvvisamente perso il loro posto di lavoro”.
Le segnalazioni dell’ex commissario
Diverse, secondo la Procura, le segnalzioni effettuate dall’ex commissario Ausl, Pescrmona. Tra le altre, quella per il fidanzato della figlia dell’assessore “precedentemente scartato”, oppure, “attraverso un vero e proprio pizzino”, per quella della fidanzata spagnola del proprio figlio, già medico in servizio all’Usl valdostana.
Adu e FdI: dimissioni
Adu e Fratelli d’Italia chiedono le dimissioni dell’assessore Barmasse.
In particolare, per FdI “la Valle d’Aosta non è un Paese normale”. “Fin dall’inizio della vicenda delle assunzioni interinali che noi abbiamo sollevato per primi di fronte alla pubblica opinione abbiamo sempre detto e ribadito che il nostro giudizio pesantemente negativo fosse unicamente incentrato sull’inopportunità politica di certe condotte senza entrare in campi che non ci competono – scrive FdI -. Avendo avuto modo di vederlo all’opera e avendolo misurato ben oltre quello che vuole apparire non ci stupiamo affatto che l’Assessore alla Sanità non abbia un sussulto di dignità e rassegni sua sponte le dimissioni per evidenti motivi di opportunità politica”.
“Non ci sorprende più di tanto l’atteggiamento silente di una maggioranza che per decenza dovrebbe chiedere a Barmasse di fare un immediato passo indietro così come quello di un’opposizione che, di fronte all’emersione dei fatti, dovrebbe fare altrettanto ma se ne guarda bene per non disturbare il manovratore in un clima di consociativismo insopportabile”, sottolinea FdI.
(re.aostanews)