Fiera Sant’Orso: già oltre 200 sì dagli artigiani allo slittamento in primavera
L'evoluzione della pandemia non premette infatti lo svolgimento in sicurezza della Foire il 30 e 31 gennaio
Fiera Sant’Orso: già oltre 200 adesioni allo slittamento in primavera. E’ la prima risposta degli artigiani valdostani alla richiesta, via lettera, dell’assessorato alle Sviluppo economico, guidato da Luigi Bertschy, di fare conoscere la propria disponibilità a garantire la presenza anche nel caso di rinvio della manifestazione. La recrudescenza del virus e le nuove stringenti regole rendono impossibile l’organizzazione della Foire a fine gennaio: ormai è cosa certa
Niente Fiera a fine gennaio
Scrive l’assessorato: «Anche quest’anno l’emergenza sanitaria mette alla prova la nostra capacità di adattarci al cambiamento. Alla luce dei più recenti sviluppi della pandemia di Covid–19 in corso, con l’aumento dei contagi, da un confronto con i vari soggetti coinvolti nell’organizzazione della manifestazione, in particolare le autorità sanitarie e la protezione civile, è emerso che, ad oggi, non ci sono le condizioni sanitarie e di sicurezza per svolgere la 1022a Fiera di Sant’Orso in presenza degli artigiani e dei visitatori, nei consueti giorni del 30 e 31 gennaio ».
«L’annullamento, per il secondo anno consecutivo, della Fiera di Sant’Orso comporterebbe un grave danno non solo al settore dell’artigianato valdostano di tradizione ma in generale al sistema economico e produttivo della Valle d’Aosta. Pertanto, prima di assumere una decisione in tal senso si sta valutando l’ipotesi, in via del tutto eccezionale, vista l’emergenza sanitaria, di posticipare la manifestazione nel periodo compreso tra metà marzo e metà aprile 2022. Al fine di prendere una decisione definitiva è molto importante acquisire anche la tua opinione in merito».
Gli artigiani hanno tempo fino a martedì 11 gennaio per dare una risposta.
(d.c.)