Calcio: la ripresa dei campionati slitta a febbraio, approvato il nuovo return to play
Si ripartirà il 5 e il 6 con i recuperi, dal 12 il programma regolare; va avanti l'Eccellenza
La ripresa dei campionati dalla Promozione in giù slitta a febbraio. Lo ha deciso il consiglio direttivo del comitato regionale Piemonte-Valle d’Aosta. La buona notizia, per le società, è l’approvazione da parte del Ministero della Salute del nuovo return to play.
La ripresa dei campionati slitta a febbraio
Il calcio regionale era stato fermato una prima volta il 31 dicembre. Il comitato regionale Piemonte-Valle d’Aosta aveva rinviato, quel giorno, la ripresa dei campionati al 22 e 23 gennaio. Qualche giorno dopo, il 7 gennaio, anche la serie D e l’Eccellenza si erano fermate. La scorsa settimana, per il settore giovanile era arrivato un ulteriore semaforo rosso fino al 30 gennaio. Lunedì 17, il consiglio direttivo ha prorogato lo stop a tutti i campionati, salvando solo l’Eccellenza, che ripartirà nel week end.
Sabato 5 e domenica 6 febbraio saranno dedicati ai recuperi. Il fine settimana successivo i tornei riprenderanno regolarmente, da dove si erano interrotti prima di Natale. Questo per quanto riguarda l’attività regionale. Per i campionati provinciali, saranno le singole delegazioni a stabilire le modalità di ripartenza, tenendo conto delle indicazioni del comitato.
Approvato il nuovo return to play
A dare una prospettiva diversa ai campionati, nella serata di ieri, martedì 18, è arrivata l’approvazione del Ministero della Salute del nuovo protocollo per il ritorno in campo degli atleti risultati positivi al Covid-19. Tali direttive, emanate dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, semplificano le procedure per il rientro in campo e abbreviano le tempistiche (da 30 giorni di stop dopo la negatività, si scende a 7 per chi ha meno di 40 anni).
Gli atleti under 40 che hanno contratto il virus in forma lieve potranno effettuare la nuova visita medica dopo 7 giorni dal tampone negativo. Gli esami prevedono l’elettrocardiogramma basale e il test da sforzo con monitoraggio elettrocardiografico fino al raggiungimento almeno dell’85% della frequenza cardiaca massima. Per gli over 40, tali accertamenti saranno effettuati 14 giorni dopo la guarigione.
Tempi più lunghi ed esami più approfonditi per chi è stato ricoverato o ha avuto un’infezione severa o critica. Dopo 30 giorni dal tampone negativo, dovranno svolgere un ergonometrico incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico e valutazione della saturazione di ossigeno a riposo, durante e dopo il test; ecocardiogramma color doppler; elettrocardiogramma holter 24 ore inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo; esame spirometrico con determinazione di capacità vitale forzata, volume espiratorio forzato al primo secondo, indice di Tiffenau, picco di flusso espiratorio e flussi a volumi intermedi e massima ventilazione volontaria; esami ematochimici. Per gli atleti incappati in una forma severa della malattia sarà necessario anche il cardiopulmonary exercise test.
(t.p.)