Incendio di Fontainemore: la Procura di Aosta apre un fascicolo
Viene ipotizzato l'incendio boschivo colposo; il rogo era nato da un'abbrucciamento sfuggito al controllo di un volontario
Incendio boschivo colposo. Questo il reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Aosta in relazione al rogo divampato il 30 gennaio scorso a Fontainemore. Dopo aver letto la relazione dei Vigili del fuoco, il pm Giovanni Roteglia ha aperto un fascicolo. Un atto necessario per definire le eventuali responsabilità.
Le fiamme avevano poi interessato una vasta area – tra boschi e incolto – tra i 1000 e i 1700 metri di quota, in località Foy.
Le indagini
Nei giorni scorsi, la Pg ha notificato un verbale di identificazione all’uomo che aveva acceso l’abbrucciamento da cui era partito l’incendio. Era stato proprio lui a chiamare i Vigili del fuoco e a raccontare quanto avvenuto.
All’epoca dei fatti, la sindaca di Fontainemore, Speranza Girod, aveva spiegato: «In quel momento non era vietato fare abbrucciamenti e non credo ci sia stata una disattenzione, ma solo sfortuna. Si tratta di un ragazzo che ama il territorio e, quel giorno, era proprio impegnato a pulirlo. E’ uno che si prende cura dei boschi come volontario. Parlerei di caso fortuito più che di “disattenzione”».
Le operazioni
Per spegnere l’incendio, Vigili del fuoco e Forestale (impegnata con il Nucelo antincendio boschivo), hanno dovuto lavorare ininterrottamente per giorni. Il forte vento e il terreno secco, infatti, hanno complicato le operazioni.
(f.d.)