Crisi politica: l’Uv rinvia il Conseil fédéral, trattative in alto mare
Al momento non c'è un quadro definitivo e restano in campo tutte le ipotesi: dall'alleanza con la Lega alle larghe intese
Crisi politica: l’Uv rinvia il Conseil fédéral, trattative in alto mare. Da Avenue Maquisards fanno sapere che non c’è ancora un quadro definito. Nel Il Comité fédéral del Leone rampante non è giunto, lunedì 11 aprile, a una posizione di sintesi. C’è chi è favorevole a un accordo con la Lega, chi vorrebbe un’alleanza con Pour l’autonomie e Forza Italia e, ancora, chi è favorevole alle larghe intese.
Si allontana la soluzione, prospettata per il 20 aprile data di convocazione del Consiglio Valle.
Gli scenari
La Lega Vallée d’Aoste è pronta a governare con l’Union valdôtaine, lasciandosi alle spalle vecchie ruggini, Alliance valdôtaine e VdA Unie. Chiude le porte a un «governo pasticcio» come definisce le larghe intese il segretario regionale del Carroccio Marialice Boldi. Il consigliere Paolo Sammaritani non ha fatto mistero all’uscita dalle consultazioni, giovedì 7 aprile: il numero 22 mi piace. Dunque fuori il gruppo Pd-Fp, Carlo Marzi e Claudio Restano.
Gli undici autonomisti, compatti, frenano: nulla è fatto. Lo ribadisce la presidente Cristina Machet: «Gli scenari sono tutti aperti». L’unica certezza è che a 18 non si può andare avanti.
Il numero 22 spunta anche in un secondo scenario: a rimpolpare le fila dell’attuale maggioranza potrebbero essere Pour l’Autonomie e Forza Italia. Difficile un embrassons-nous generale. Da qualunque parti si guardi la prospettiva, in molti dovranno ingerire una buona dose di Malox. Consiglio che varrà anche per la spartizione delle poltrone. Intanto oggi, lunedì 11 aprile, proseguiranno gli incontri informali. In serata è convocata la riunione del Comité fédéral unionista per arrivare con un ventaglio di proposte al Conseil fédéral di mercoledì 13 aprile. Una soluzione è attesa per il Consiglio Valle del 20 aprile ma i tempi sembrano stretti.
(da.ch.)