Crisi politica: il Pd chiede di ripartire dalla maggioranza
E' quanto emerso nella serata di ieri, giovedì 14 aprile, dalla riunione della direzione dem.
Crisi politica: il Pd chiede di ripartire dalla maggioranza. E’ quanto emerso nella serata di ieri, giovedì 14 aprile, dalla riunione della direzione dem.
La scelta
«Noi siamo coerenti con le scelte fatte fino ad oggi. Il Pd-VdA non è interessato a soluzioni politicamente confuse, pasticciate e poco comprensibili ai cittadini che chiedono serietà e stabilità, soprattutto in un periodo economicamente ancora più difficile per gli effetti della guerra in Ucraina» dichiara in segretario Luca Tonino.
Prosegue: «A nostro avviso è dunque indispensabile ripartire dalla coalizione di Governo in essere e lavorare per un allargamento ragionato con le forze politiche che si ritrovino d’accordo con un patto politico programmatico di legislatura e che siamo affini politicamente rispetto all’idea di ricomposizione di un campo autonomista di sinistra e progressista, coinvolgendo le forze politiche nel lavoro di coordinamento e tessitura delle diverse sensibilità».
Per Tonino è stato «un dibattito molto partecipato e costruttivo che ha portato alla condivisione e all’approvazione all’unanimità del documento proposto.
Il documento
La scelta, nell’autunno del 2020, di costituire una maggioranza autonomista e progressista ha permesso di governare la Regione durante un periodo molto complesso. Basti ricordare la Pandemia e la crisi economica: questioni che hanno duramente toccato le famiglie e il mondo produttivo. Le risposte si sono dimostrate efficaci grazie ad una puntuale azione di Governo, alla quale il Pd-VdA ha sempre contribuito con correttezza e lealtà politica,portando al tavolo le questioni più stringenti, come quelle dell’equità sociale e un’idea di sviluppo innovativo di questa regione. Le specifiche deleghe in capo al nostro assessore Regionale Jean Pierre Guichardaz hanno visto rafforzare i settori di competenza creando un positivo confronto con gli operatori e agli addetti grazie ad una fattiva ed efficace capacità di dialogo.
Politicamente si ricorda la posizione seria e responsabile del Pd-VdA sul voto relativo alla costituzione in giudizio dell’Amministrazione Regionale rispetto alla vicenda Casino/Corte dei Conti che ha portato all’importante sentenza dei giorni scorsi. Nonostante lo sfilacciamento numerico della maggioranza, in questo anno e mezzo, il Governo regionale ha lavorato bene e con continuità. Per queste ragioni il nostro giudizio sul suo operato è positivo.Ad oggi non c’è una crisi politica in corso e nemmeno una crisi numerica. L’esiguità dei numeri richiederebbe senso di responsabilità e il rilancio di un’azione di governo.
Il Pnrr
E’ necessaria la sottoscrizione di un nuovo patto di legislatura fondato sulla capacità di cogliere l’opportunità dei Fondi del Pnrr con la realizzazione di politiche e progetti orientati a favorire sia la crescita e lo sviluppo della Valle d’Aosta, sia una nuova stagione di attenzione ai cittadini e alle cittadine con il rilancio dei servizi alle persone in difficoltà e al potenziamento e il rilancio dei servizi per l’istruzione e la formazione professionale. Opportunità queste forse irripetibili vista l’attuale situazione politica mondiale. A nostro avviso è dunque indispensabile ripartire dalla coalizione di Governo in essere e lavorare per un allargamento ragionato con le forze politiche che si ritrovino d’accordo con un patto politico programmatico di legislatura, e che siano affini politicamente rispetto all’idea di ricomposizione di un campo autonomista di sinistra e progressista, coinvolgendole forze politiche nel lavoro di coordinamento e tessitura delle diverse sensibilità.
Il Pd-VdA non è interessato a soluzioni politicamente confuse, poco comprensibili ai cittadini che chiedono serietà e stabilità, soprattutto in un periodo economicamente ancora più difficile per gli effetti della guerra in Ucraina. L’azzeramento dell’azione di governo, inevitabile con un pesante cambio della compagine governativa, rischia di produrre ulteriori difficoltà e mesi di paralisi amministrativa.
Su questa ipotesi concordano la segreteria regionale del Pd-VsA, i 5 consiglieri regionali componenti del gruppo Federalisti progressisti – Partito democratico e la Direzione del Partito democratico che, con voto a unanime, approva questo documento.