Calcio, Hans Nicolussi Caviglia: «L’incubo è finito, riprendo con una voglia immensa la mia strada da dove mi ero fermato»
I problemi degli ultimi mesi erano dovuti al fatto che, nel ginocchio operato a dicembre 2020 e ad agosto 2021 per l'infortunio patito in allenamento con il Parma, erano rimasti il fastfix e una barretta di ancoraggio, ora rimossi in artroscopia a Torino dal professor Roberto Rossi
«L’incubo è finito, riprendo con una voglia immensa la mia strada da dove mi ero fermato»; Hans Nicolussi Caviglia è finalmente tornato a essere un calciatore in attività.
Il calvario del centrocampista aostano classe 2000 della Juventus era iniziato a dicembre 2020, quando si era rotto il crociato del ginocchio sinistro in allenamento con il Parma, società nella quale era in prestito.
Il valdostano era stato operato a subito dopo Natale.
Ripresa la preparazione a luglio, Nicolussi Caviglia si era nuovamente fermato per l’asportazione di una porzione del menisco lesionato nell’infortunio di dicembre.
In autunno, il millenial valdostano era riuscito a giocare tre spezzoni di partite.
In una di queste, era andato a segno in Coppa Italia a casa del Sud Tirol.
Il fastidio al ginocchio, però, si era riproposto e gli impediva di allenarsi regolarmente.
A fine marzo la svolta, con l’artroscopia effettuata dal professor Roberto Rossi a Torino.
L’ortopedico, nel corso dell’intervento, ha rimosso il fastfix e una barretta di ancoraggio che erano rimasti nell’articolazione.
Lo sfogo di Hans Nicolussi Caviglia: «Ora finalmente sto bene»
Il calciatore della Juventus ha raccontato la sua esperienza sul suo profilo Facebook.
«Ora finalmente sto bene – ha esordito il valdostano -. Ho passato momenti veramente duri, ma non ho mai abbandonato la speranza e la mia forza interiore».
Hans Nicolussi Caviglia: «La mia assenza è durata 9 mesi di troppo e ora so perché»
«Purtroppo la mia assenza è durata nove mesi di troppo e ora so perché – ha continuato -. Nell’intervento che avevo subíto dopo l’infortunio (di infortunio ne ho avuto uno solo) erano rimasti il fastfix e una barretta di ancoraggio all’interno dell’articolazione, che per mesi e mesi hanno creato infiammazione e gonfiore. Questi corpi estranei non si vedevano dalla risonanza magnetica, perché erano andati a incastrarsi nella parte posteriore dell’articolazione. Con Juventus le abbiamo provate tutte e ho anche giocato tre spezzoni di partite in questa condizione lo scorso autunno, ma anche solo con una leggera corsetta il ginocchio si gonfiava».
Hans Nicolussi Caviglia: «Il professor Rossi ha rimosso i frammenti a fine marzo»
«A fine marzo – ha proseguito Hans -, dopo che ogni esame risultava sempre negativo, sperando di trovare qualcosa che giustificasse il problema abbiamo optato, con Juventus, per un’artroscopia diagnostica, questa volta eseguita a Torino dal professor Rossi, il quale ha trovato e rimosso quei frammenti rimasti dall’intervento precedente».
Hans Nicolussi Caviglia: «Situazione talmente incredibile che forse non si può capire»
«È stata una situazione talmente incredibile che forse non si può capire fino in fondo cosa significhi senza averne vissuto una simile – ha scritto ancora il valdostano -. Ringrazio molto tutto lo staff medico Juventus, dal dottor Luca Stefanini al dottor Andrea Marchini, e tutta la società per avermi sostenuto e per aver voluto capire davvero cosa stava succedendo. Naturalmente grazie di cuore al professor Roberto Rossi».
Hans Nicolussi Caviglia: «L’incubo è finito, ora riprendo la mia strada con una voglia immensa»
«L’incubo è finito – ha concluso il bianconero -, ora riprendo la mia strada da dove mi ero fermato, con molta più consapevolezza, con una voglia immensa, con rabbia e con la mia stessa passione di sempre, moltiplicata per mille. Sempre in avanti».
(davide pellegrino)