Crisi politica, Contoz: «Amministrare 18 a 17 è impossibile» e spezza una lancia in favore della Lega
Crisi politica, Contoz: «Amministrare 18 a 17 è impossibile» e apre alla Lega.
L’intervento
Ve lo dico con cognizione di causa: «Sono stato sia in maggioranza sia in minoranza ma in quel tempo si è fatta solo politica ordinaria perché non si poteva fare altro. E non possiamo più accontentare i capricci dei soliti volti noti altrimenti fanno cadere la maggioranza. Questo si chiama ricatto». Lo ha detto Paolo Contoz, intervenendo, lunedì 6 sera, al Conseil fédéral dell’Union valdôtaine.
E spezza una lancia in favore della Lega Valle d’Aosta: «E’ anche giusto premiare la volontà di una gran parte dell’elettorato evidenziata nelle ultime consultazioni elettorali. La Lega ha preso 11 consiglieri, dobbiamo ricordarcelo. Non dimentichiamo che uno dei fondatori del partito è stato un certo Bruno Salvadori».
Niente paura
L’ex consigliere regionale invita a non avere paura del Carroccio: «A chi mi ricorda che la Valle d’Aosta è assolutamente antifascista rispondo: lo so bene e di questo antifascismo ne siamo tutti fieri e orgogliosi. Ma la lega valdostana è ben lontana dalla Lega di Salvini, anzi lo sapete anche voi che militano nella Lega diversi unionisti che non hanno, a suo tempo, trovato il loro posto nell’Union. Sono convinto che la Lega non è, come dice qualcuno, un cavallo di troia e anzi sono convinto del contrario. L’ingresso della Lega in maggioranza potrebbe accelerare il loro processo di divisione interna creando una spaccatura e rinforzando così il fronte autonomista e chissà se quelli che ora sono nella Lega, ma hanno il cuore unionista, non decidano di ritornare a casa. Io sono convinto che si tratti solamente di una questione di tempo».
Mette in chiaro Contoz: «Io non sono un fans della Lega anzi alcuni elementi particolarmente salviniani e sovranisti non li posso soffrire, pero’ dobbiamo guardare al futuro e non al passato. Quindi dimentichiamoci di chi è andato via dall’Union e riprendiamolo a casa, che abbiamo bisogno di tutti per governare».
Questioni di numeri
E fa di conto: «11 autonomisti più 11 lega e, perché no, Pour l’autonomie – quanto saranno utili i consigli di Rollandin -. Con 24 voti si governa per una vita e i capricci dei soliti noti non ci interessano più».
Si rammarica Contoz che non si sia aperto un dibattito perché il Comité fédéral « era già arrivato con una proposta alla quale erano quasi tutti d’accordo o forse no?».
La réunion
Non ha tralasciato il tema a lui caro la réunion autonomista: E’ il momento di fare ritornare a casa tutti quelli che sono andati via dall’Uv per svariati motivi. E’ il momento di radunare insieme tutti gli autonomisti in un unico grande partito o movimento, scegliete voi come chiamarlo».
Condividi