Protesta delle pentole vuote: associazioni dei consumatori in piazza contro il caro prezzi
«Raggiunta il limite di sopportazioni». Federconsumatori, Codacons, Avcu, Adiconsum, Assoutenti e Adoc in place Deffeyes dalle 11, saranno ricevute dal presidente Erik Lavevaz
«Abbiamo raggiunto il limite di sopportazione». Non stanno più a guardare le associazioni dei consumatori che anche in Valle d’Aosta, come nel resto d’Italia, hanno deciso di scendere in piazza, venerdì 11 giugno in Place Deffeyes, nell’ambito della Protesta delle pentole vuote.
«Esemplificano lo stato di salute dei nostri utenti; quando le pentole sono vuote c’è ben poco da dire» è l’urlo di dolore contro il caro prezzi lanciato dalle associazioni rossonere Federconsumatori, Codacons, Avcu, Adiconsum, Assoutenti e Adoc.
La protesta
La protesta si concretizzerà con un presidio sotto alla prefettura, in questo caso fatalmente Palazzo regionale, nell’attesa di un incontro con il presidente Erik Lavevaz, che riceverà poi le associazioni per ascoltare le richieste, raccolte in una piattaforma in sei punti.
Federconsumatori
La protesta è nata ad aprile.
«Dopo un convegno con 2.500 persone e rappresentanti del Governo, abbiamo fatto nascere una piattaforma di proposte – racconta il presidente di Federconsumatori VdA, Bruno Albertinelli -. L’Esecutivo si era preso l’impegno di richiamare le associazioni dei consumatori alla luce della drammatica situazione economica, ma a oggi ancora niente».
Da qui l’idea di scendere in piazza «per la prima volta in Italia, con tutte le associazioni iscritte unite davanti alle prefetture per far sentire la nostra voce – continua Albertinelli -. Noi consegneremo il documento al Presidente Lavevaz e chiederemo un impegno a portarlo avanti».
Dei punti presentati, Albertinelli ritiene il 5 e il 6 come fondamentali per la Valle.
«Chiediamo l’istituzione di una Commissione prezzi che veda il coinvolgimento delle associazioni – tuona il presidente di Federconsumatori -, così come nelle scelte in materia di prezzi e politica energetica. Noi possiamo raccogliere le denunce, ma senza la politica non possiamo fare niente».
Bruno Albertinelli porta due esempi a sostegno delle tesi.
«Bisogna controllare – esclama -. Stiamo già per aprire una procedura per vendite truffaldine in un supermercato valdostano. Inoltre evidenzio come siamo stati l’unica Regione in cui lo sconto di 25 centesimi sulle accise della benzina non è stato applicato per un giorno intero. Rivoltomi a un’autorità, sono stato rimandato alla Polizia locale. Direi che la cosa si commenta da sola».
«Povertà colpisce anche noi»
La situazione di povertà, comunque, colpisce anche le stesse associazioni.
«Solo il 39% delle nostre attività è sostenuto dalla Regione – conclude Albertinelli -. Il resto arriva dalle quote degli iscritti, contando che affrontiamo circa 300 pratiche all’anno per ogni associazione, il che vuol dire vedere almeno 1.500 persone. La tessera normalmente costa 40 euro, ma molte volte la riduciamo a 5 euro o la concediamo gratuitamente: le persone che vengono da noi spesso sono indigenti, non possiamo farle pagare».
Codacons
Rincara la dose Giampiero Marovino della Codacons Valle d’Aosta.
«Abbiamo raggiunto il limite della sopportazione per l’aumento dei prezzi e per la mancata presa in considerazione da parte della politica – esclama Marovino -. Abbiamo un ruolo fondamentale per la tutela dei diritti».
Marovino ricorda come da dicembre e poi con lo scoppio della guerra in Ucraina i prezzi siano esplosi.
«Siamo preoccupati per le fasce deboli – continua il presidente -. Quando l’olio di semi aumenta del 70%, il burro del 20% e via dicendo, qualcosa non va, si parla di oltre 650 euro in più a famiglia solo per l’alimentare, senza contare l’energia».
E conclude.
«È il momento di scendere in piazza. Il Governo dà 200 euro di mancia, ma gli italiani hanno già speso almeno il doppio. Denunciamo, non dobbiamo aver timore».
AVCU
«Finalmente c’è un movimento dei consumatori che si fa sentire – esclama Rosina Rosset dell’AVCU -. Faccio un appello ai politici: serve un governo come si deve per avere un futuro. Ci chiamano solo quando è tempo per fare il bilancio, ma noi esistiamo da anni, abbiamo il polso della situazione: ci sentiamo presi in giro».
Adiconsum
Non va leggero nemmeno Mario Ruggeri dell’Adiconsum VdA.
«Le pentole sono vuote, l’inflazione ci sta spolpando e purtroppo non si parla di momento particolare, ma di una situazione che si dilungherà come dimostrano le previsioni su produzione e aumento dei prezzi» attacca Ruggeri.
Il presidente va nei dettagli.
«Aumentano le rateizzazioni delle bollette, ma la crescita dei prezzi energetici non è dovuta a un lievitare dei costi, ma a pura speculazione – tuona ancora -. Fa specie sentirlo da un Ministro senza che si intervenga. Noi abbiamo fatto un accordo con Cva sulla rateizzazione, mentre la Regione, nonostante utili da 130 milioni, non ha mosso un dito».
Assoutenti
A chiudere Tatiana Sisti di Assoutenti che scuote Palazzo.
«La politica deve essere più presenta – conclude -. Servono misure serie per aiutare le persone più deboli».
Le richieste delle associazioni
In sei punti, ecco la piattaforma delle richieste presentate dalle associazioni dei consumatori.
1. Liberare il prezzo dell’energia (elettricità, gas e carburanti) dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati, introducendo un criterio di calcolo dei prezzi coerente con costi di produzione delle diverse fonti energetiche e con il costo medio di acquisizione delle forniture nazionali complessive e in grado di attivare una gestione dei picchi di mercato, e su tali basi rendere più competitivo il mercato tutelato per elettricità e gas, soprattutto con riguardo alle fasce deboli della popolazione, garantendo nel contempo la concorrenza e il contenimento delle ripercussioni su tutta la clientela.
2. Non applicare l’IVA sulle accise sui carburanti e contingentarne il carico fiscale alla media europea; sterilizzare l’IVA sulla materia prima fino a un valore massimo uguale al carico delle accise.
3. Energia e Gas
3.1. Avviare una riforma complessiva degli oneri generali di sistema che gravano in bolletta, che comprendono molte voci ormai obsolete o ingiustificate, esentando il loro ammontare dalla base imponibile IVA, che va comunque ridotta strutturalmente al 10% sulla totalità dei consumi di gas.
3.2. Disporre una sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, ampliando e migliorando gli accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, anche tramite la creazione di una specifica garanzia creditizia pubblica, e istituire una procedura speciale presso il Servizio Conciliazione Clienti Energia di Arera.
3.3. Definire la casistica di morosità incolpevole, allargandola alle difficoltà sopravvenute per i nuclei familiari anche ai fini dell’accesso al bonus sociale, stabilizzare l’innalzamento della soglia Isee a 12 mila euro e aumentare anche il valore del Bonus.
3.4. Prevedere un Fondo di sostegno per le fasce meno abbienti per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli immobili, anche ai fini dello sviluppo delle energie rinnovabili e del contenimento dei consumi energetici, e per istituire uno specifico intervento di contrasto della povertà energetica.
3.5. Istituire l’Albo dei venditori autorizzati ad operare nel settore dell’energia, da accreditare in base a requisiti di solidità patrimoniale e garanzie finanziarie, esperienza e competenza industriale, correttezza commerciale, impegno per la sostenibilità.
3.6. Adottare una politica degli acquisti di gas ed energia coordinata e gestita a livello europeo, per ottenere un approvvigionamento più vantaggioso ed equo per tutti gli Stati membri.
3.7. Ampliare le misure di supporto e operare una semplificazione amministrativa per favorire la nascita e la gestione delle Comunità energetiche rinnovabili, anche qualificandone alcuni modelli come Enti del terzo settore.
4. Rafforzare decisamente i compiti di sorveglianza e i poteri sanzionatori delle Autorità indipendenti e di Mr. Prezzi, allargandone il campo d’intervento e le funzioni di coordinamento delle istituzioni centrali e periferiche dello Stato preposte al controllo, vigilanza e repressione di abusi e speculazioni, instaurando anche un rapporto diretto con le Associazioni dei consumatori riconosciute.
5. Attivare presso le prefetture dei comitati territoriali di sorveglianza sui prezzi, coinvolgendo i Crcu, per monitorarne l’andamento e contrastare fenomeni speculativi in sinergia con Mr. Prezzi.
6. Consultazione preventiva delle Associazioni dei Consumatori e degli Utenti riconosciute per l’assunzione di provvedimenti in materia di prezzi e politica energetica.
(alessandro bianchet)
In foto da sinistra: Da sinistra Mario Ruggeri, Giampiero Marovino, Tatiana Sisti, Bruno Albertinelli, Diego Tedesco e Rosina Rosset