Teatro Giacosa: riapertura a ottobre, ma Fratelli d’Italia va all’attacco
La Giunta di Aosta ha deciso di riservare agli eventi patrocinati dal Comune l'apertura della struttura; nel frattempo partiranno i lavori sull'immobile
È il primo ottobre la data fissata per una prima parziale apertura del Cinema Teatro Giacosa. Per consentire l’avvio dei lavori di sistemazione della struttura e in attesa dell’avvio della co-progettazione, infatti, la giunta comunale di Aosta ha deciso di aprire, dal 1° ottobre, solamente per eventi patrocinati dal Comune.
Le tariffe
Per l’utilizzo della struttura, poi, sono state decise due tariffe (con o senza riscaldamento).
Dal 1° ottobre 2022 al 30 aprile 2023, il costo sarà di 400 euro più Iva al giorno, mentre dal 1° maggio al 31 agosto la tariffa sarà di 250 euro più Iva. Saranno esentati i soggetti collocati nella selezione funzionale alla co-progettazione.
Inoltre, alla luce dei 250 mila euro in arrivo dal Pnrr e dei 70 mila stanziati dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, il Comune predisporrà un programma di interventi che «consenta, fatte salve problematiche eccezionali, il funzionamento dello stabile».
Fratelli d’Italia all’attacco
Nella giornata di sabato è arrivato l’attacco di Fratelli d’Italia, che nei mesi scorsi aveva già sollevato presunte criticità nella struttura.
«Otto mesi dopo la riunione con le associazioni, decantata sui media, in cui il sindaco Nuti si era lanciato in dichiarazioni audaci circa la riapertura della struttura, oggi l’apertura non è ancora avvenuta» ha esclamato il responsabile cittadino Lorenzo Aiello.
Alla luce della promessa di riaprire a ottobre, Aiello evidenzia, però, come «l’unica cosa certa (?) è il cantiere che interverrà sull’impianto di riscaldamento».
Per il responsabile di Aosta di Fratelli d’Italia questo farebbe supporre che «le obiezioni rivolte sia da parte nostra che dell’allora aggiudicatario non fossero infondate».
Secondo Aiello, infatti, «tante sono le domande rimaste senza risposta», in particolare sull’esistenza «delle verifiche periodiche degli impianti di messa a terra».
Segnalato il «taglio» nella registrazione della seduta del 26 maggio, in cui «è stata presentata un’interrogazione riguardo l’avanzamento lavori», Aiello tuona ancora.
«L’unico aspetto chiaro – conclude – è che una struttura messa a bando e venduta come utilizzabile dal giorno successivo, ancora non è stata aperta. Anzi, si appresta a subire degli interventi di manutenzione, mentre l’amministrazione si ostina a non fare chiarezza sulla vicenda».
(al.bi.)