Elezioni anticipate, Pd: «Non pensavamo si potesse arrivare a tanto»
I dem puntano il dito contro il centrodestra e i M5S
Elezioni anticipate, Pd: «Non pensavamo si potesse arrivare a tanto».
La nota
Scrive il segretario Luca Torino: «La totale inconsapevolezza di alcuni partiti ha portato alla crisi del Governo Draghi, l’interruzione della legislatura e l’indizione di elezioni politiche fissate il 25 settembre».
Il Pd Valle d’Aosta condivide le parole del segretario Enrico Letta «in questo giorno di follia il Parlamento decide di mettersi contro l’Italia. Noi abbiamo messo tutto l’impegno possibile per evitarlo e sostenere il governo Draghi. Gli italiani dimostreranno nelle urne di essere più saggi dei loro rappresentanti».
«Una nuova crisi portata avanti dalla Lega, dopo quella con il primo governo Conte, hanno fatto il bis con il governo Draghi. Le destre e parte del M5S hanno dimostrato ancora una volta poca lungimiranza politica e poca attenzione ai cittadini e alle cittadine. Perché una crisi in un momento simile potrà mettere in seria difficoltà le amministrazioni che contano sui fondi del Pnrr, con il rischio di perdere questi fondi o di doverli restituire perché non spesi entro i termini stabiliti».
Prosegue il segretario dem: «Urlare e colpire alla pancia del Paese può aiutare a prendere voti, ma sicuramente non aiuta a migliorare la qualità della vita di chi si trova e si troverà presto in seria difficoltà. Il Partito democratico è pronto ad affrontare nuove elezioni, ricordando però a tutti i cittadini e le cittadine l’attenzione ancora maggiore che dovranno porre nella scelta di chi voteranno, perché ricordiamo che il numero dei deputati e dei senatori sarà sensibilmente minore».
La programmazione
Conclude: «Non faremo alleanze con chi oggi in un periodo economicamente e socialmente difficile per pura convenienza politica ha interrotto una legislatura per ottimizzare forse il proprio tornaconto elettorale. Saranno nostri interlocutori le forze politiche serie e responsabili che si occuperanno del bene della nostra Regione. Intorno all’elezione del deputato e del senatore valdostano, in un collegio uninominale, speriamo davvero di coalizzare un ampio fronte autonomista e progressista, che raccolga anche esperienze civiche, che si ponga come traguardo non solo il prossimo appuntamento elettorale ma anche una collaborazione più ampia».
(re.aostanews.it)