Cva fuori dalla Madia e fondi per scuole, Conservatorio e Comuni tra i risultati di legislatura del senatore Lanièce
Altro obiettivo raggiunto la riduzione a 82 milioni del contributo della Valle d'Aosta al risanamento del debito pubblico
Cva fuori dalla Madia e riduzione del contributo al risanamento del debito tra i risultati di legislatura ottenuti dal senatore Lanièce.
La premessa
«E’ stata una legislatura difficile, caratterizzata per due terzi da una crisi pandemica, a cui si è aggiunto nell’ultimo anno il conflitto russo ucraino, che ha pesantemente compromesso le attività in Senato. Dal 2020 le nostre possibilità di intervenire sono state ridotte di molto. A questo si aggiunge il fatto che in due legislature sono cambiati sei governi con le relative difficoltà per il funzionamento della commissione paritetica». A sottolinearlo il senatore Albert Lanièce che ha tracciato un bilancio dei 4 anni e mezzo trascorsi a Palazzo Madama.
Per il presidente dell’Union valdôtaine Cristina Machet «Lanièce, grazie alla sua grande preparazione e alla sua capacità di dialogo, ha saputo ottenere molto per la Valle d’Aosta».
Gli obiettivi
Lanièce ha poi illustrato i risultati ottenuti per la regione. Nel 2019 il riconoscimento degli operatori degli impianti a fune come lavoratori stagionali, lo stanziamento di 5 milioni nel bilancio 2019 a favore dei comuni della Valle d’Aosta, l’esclusione dall’applicazione dei tetti di spesa per il personale sanitario delle regioni a statuto speciale.
«Nel decreto Cura Italia – ha ricordato – un mio emendamento ha permesso di di comprendere negli aiuti straordinari per la pandemia Covid anche le università e i conservatori. Nel Dl Rilancio, sempre con un mio emendamento, ho ottenuto un fondo di 2 milioni per le scuole della Valle d’Aosta».
Ha citato i 700 milioni di euro per la montagna «ottenuti dietro le tante sollecitazioni parlamentari comprese quello del mio gruppo Per le autonomie; alla Valle d’Aosta spetterà la quota di 20 milioni», l’accordo economico finanziario tra Stato e Regione che, siglato dal presidente Erik Lavevaz, «ha ridotto a 82 milioni il contributo della nostra Regione per il risanamento del debito pubblico.
Ancora
Cita la Cva che «libera dai lacci della Madia avrà la possibilità di muoversi sul mercato».
Per Lanièce il periodo più critico della Regione è stato quello dal 2013 al 2015 quando «siamo stati chiamati a compartecipare al risanamento del debito pubblico per 198 milioni, raggiungendo il picco di 246 milioni nel 2015. Oggi la morsa dello Stato si è allentata essendo chiamati a contribuire per 82 milioni all’anno».
Fra i disegni di legge a firma del senatore figurano uno in materia di telemedicina, uno per l’equiparazione del trattamento pensionistico dei corpi forestali delle regioni a statuto specilli all’arma dei carabinieri, uno in materia di elezioni dei membri del parlamento europeo per l’situazione della circoscrizione Valle d’Aosta e uno per la procedura di modifica dello Statuto della Valle d’Aosta, con l’inserimento della clausola dell’intesa.
Nella Commissione paritetica, che tornerà a riunirsi a settembre, rimangono i dossier sulle grandi derivazioni idriche, sull’adeguamento pensionistico per forestali e vigili del fuoco, sulla mobilità e reclutamento dei docenti del conservatorio e sui sindacati delle minoranza linguistiche.
«Il mio sostegno alle politiche internazionali – ha concluso – sono state sempre in linea con quelle presidente Draghi nel senso dell’atlantismo e dell’europeismo e nella condanna ferma dell’aggressione della Federazione russa all’Ucraina».