Calcio giovanile, l’emozione Leonardo Money: «La Pro Vercelli un nuovo step per diventare calciatore»
Il classe 2008 di Quart si appresta a iniziare la preparazione con le Bianche Casacche: «Mi aspetto allenamenti più intensi e faticosi e molta più competitività»
La firma di Leonardo Money per la Pro Vercelli a coronamento di una stagione brillante dal punto di vista personale, nonostante la retrocessione della sua squadra.
È la storia del talentuoso attaccante esterno cresciuto nel Quart e nelle ultime due stagioni in forza all’Aygreville, compagno di squadra di Elia Bionaz, che a luglio si era accasato al Genoa.
Insomma, se sul campo è arrivata la rocambolesca retrocessione ai torneo Provinciale nel play out con il Venaria (match nel quale il 14enne tifoso del Torino era anche andato a segno), l’inserimento di due giocatori in settori giovanili professionistici testimonia la bontà del percorso di crescita degli Aquilotti.
Money, in più, è stato impiegato anche nell’Under 15, formazione che ha ben figurato nel girone B del campionato Regionale.
Leonardo Money pronto a iniziare la preparazione con la Pro Vercelli
Il classe 2008 di Quart, fratello di Iacopo (pure lui giocatore dell’Aygreville, lo scorso anno in Under 17), comincerà la preparazione il 22 agosto in vista del campionato Under 15 Nazionale, ma in questi giorni si sta già allenando a casa, seguendo alcune schede che gli ha assegnato la società vercellese.
Il periodo di grandi cambiamenti potrebbe non finire qui. Money comincerà la prima superiore ad Aosta, al Liceo Economico-Sociale Regina Maria Adelaide, ma a novembre potrebbe spostarsi in un istituto di Vercelli, trasferendosi stabilmente in Piemonte.
Leonardo Money: «Al momento della firma ero contento e un po’ agitato»
Che emozioni ha provato al momento della firma con la Pro Vercelli?
«Ero molto contento, ero un po’ agitato, era la mia prima volta, ma è stato molto bello».
Con quali aspettative si avvicina alla nuova avventura?
«Vorrei sicuramente fare un bel campionato, migliorare e magari riuscire a diventare, in futuro, un calciatore».
Leonardo Money: «Mi mancheranno gli amici e la famiglia»
Da novembre potrebbe trasferirsi a Vercelli. Che effetto le fa l’idea di andare a vivere lontano dalla sua famiglia?
«Sarà un po’ difficile, sentirò la loro mancanza, però sono consapevole di spostarmi per una cosa che mi piace e spero che vada al meglio».
Cosa le mancherà di più della Valle d’Aosta?
«Indubbiamente gli amici e la famiglia».
Leonardo Money: «Mi aspetto allenamenti più intensi e faticosi e molta più competitività»
Ha già avuto modo di allenarsi con le Bianche Casacche. Quali pensa che saranno le difficoltà nel salto da una società dilettantistica a una professionistica?
«Le difficoltà sono che gli allenamenti sono più intensi, faticosi, c’è più competizione. E anche il livello tecnico sarà decisamente più alto».
Dopo Elia Bionaz, anche lei approda in un settore giovanile di una squadra professionista. Vi siete parlati?
«Non ancora, però sicuramente ci sentiremo, sono contento per lui e penso che lui lo sia per me. Quest’anno abbiamo giocato assieme, penso sia contento di quello che ho raggiunto. In campo tra di noi c’era una buonissima intesa».
Leonardo Money: «Nicola Turato e Fabio Savasta importanti nella mia crescita»
C’è un allenatore che ritiene essere stato particolarmente importante per lei?
«All’Aygreville mi ha aiutato Nicola Turato, che mi ha fatto crescere molto, ma in generale tutti i tecnici che ho avuto mi hanno lasciato qualcosa. Un altro che ricordo con piacere è Fabio Savasta, è stato importante sia dal punto di vista tecnico, che da quello umano».
Quali sono le sue qualità principali?
«Mi ritengo abbastanza capace nel dribbling e sono abbastanza veloce».
C’è un giocatore al quale si ispira?
«Il mio idolo è Messi, cerco di ispirarmi a lui».
Leonardo Money: «Giocare nell’Under 15 mi ha aiutato a crescere meglio»
Nel corso della scorsa stagione ha giocato anche in Under 15. Quanto è stato importante potersi confrontare con i più grandi?
«Molto, perché hanno un anno in più e sono più forti di quelli della mia età. Mi hanno aiutato a crescere, perché essendo più grandi hanno più capacità, ho imparato tanto da loro».
Ha avuto difficoltà a conciliare gli impegni sportivi con quelli scolastici?
«Quest’anno per fortuna non ho avuto problemi di studio, sono stato promosso senza difficoltà».
Cosa le piace fare, quando non studia e non si allena?
«Stare con gli amici e giocare a calcio, anche a casa».
(thomas piccot)