Monte Rosa: 25 anni fa si sciava in estate, oggi solo un deserto di roccia
Il ghiacciaio dell'Indren, in un anno è arretrato di 40 metri e in due anni di 60
Dopo i 100 miliardi di litri di acqua persi dal ghiacciaio del Miage, nel massiccio del Monte Bianco, e la fusione inarrestabile rilevata dai guardaparco del Gran Paradiso del ghiacciaio del Grand Etrèt, un’altra triste conferma della fusione dei ghiacci: il ghiacciaio dell’Indren – gruppo Monte Rosa – nell’ultimo anno è arretrato di 40 metri e negli ultimi due di 60.
Situazione tragica
Si tratta di una perdita mai registrata nei 50 anni precedenti. Lo sottolineano gli esperti del Comitato glaciologico italiano, partner scientifico di Legambiente per la campagna ‘La Carovana dei Ghiacciai”, i cui risultati sono stati presentati oggi, 22 agosto, a Torino.
Il ghiacciaio di Indren, al di sopra dei 3.000 metri di altitudine, ha una superficie di un chilometro quadrato.
Brusco arretramento anche per un altro ghiacciaio del Monte Rosa, il Bors: 8 metri tra il 2020 e il 2021 e 11 nell’ultimo anno.
I risultati dell’indagine hanno evidenziato anche lo stato di sofferenza del ghiacciaio Sud delle Locce e la quasi totale sparizione dei Glacionevati di Flua.
Legambiente: ripristinare i siti naturali
“Nell’area del ghiacciaio di Indren, dove fino a 25 anni fa si sciava d’estate, adesso c’è un deserto di roccia – evidenzia Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e coordinatrice della campagna ‘La Carovana dei ghiacciai’ –. Per questo motivo, è necessario il ripristino dei siti naturali e il riuso delle infrastrutture dismesse, trasformando le montagne da luoghi di consumo a sedi di elaborazioni innovative e sostenibili”.
(re.aostanews.it)