Union valdôtaine: 77 anni fa nasceva nel 1945 il movimento autonomista
Per il capogruppo unionista in Consiglio regionale Marguerettaz «una continuità che i partiti nazionali non possono vantare»
13 settembre: 77 anni fa nasceva l’Union valdôtaine. Alcuni giorni dopo la pubblicazione dei decreti luogotenenziali 545 e 546, norme che anticiperanno nello spirito e nei contenuti lo Statuto speciale, si costituiva il movimento autonomista.
Una storia che prosegue ininterrottamente da 77 anni, una continuità che i partiti nazionali non possono vantare.
Il messaggio
A ricordarlo in una nota il capogruppo in Consiglio regionale Aurelio Marguerettaz: «In questo momento di grave difficoltà non solo economica ma pure sociale che colpisce sia la nazione sia la nostra regione voglio ricordare come nel corso dei decenni il movimento abbia rappresentato un punto di riferimento non solo politico, ma pure culturale, sociale e sottolineo identitario».
Prosegue la nota: «Da sempre considero la nostra regione “non di qua né di là dei monti, ma fra i monti”, “non citra nec ultra sed intra montes” e parimenti la collocazione dell’Union valdôtaine sullo scenario politico nazionale: ni droite, ni gauche; certo, non è stato un percorso privo di difficoltà poiché vi sono state scissioni, gravi crisi e anche oggi, tra le differenti anime autonomiste che siedono in Consiglio regionale vi sono diverse sensibilità e posizioni, ma ci accomuna un’unica radice».
«I cittadini oggi sono sempre più distanti dalla politica – scrive Marguerettaz -, da più parti si paventa un’astensione alle elezioni del 25 settembre, alimentata dalla crescente sfiducia nella politica. La gente non si riconosce più nei suoi rappresentanti istituzionali e questo fenomeno rischia di mettere in forte discussione la democrazia rappresentativa che è alle fondamenta della repubblica. Oggi, dobbiamo raccogliere la sfida. La politica, la società, la cultura e l’economia di questo paese hanno nel corso dei decenni subito significativi cambiamenti».
I valori immutati
«L’Italia del 1945 è profondamente diversa da quella del 2022 ma i valori tuttora attuali su cui da decenni si fondano l’azione ed il pensiero dell’Union Valdôtaine: il senso di appartenenza, il particolarismo, l’autonomia, l’identità culturale e la francofonia devono essere lo sprone ad agire in maniera consapevole ed efficace rispetto ai problemi che affliggono il nostro paese e la nostra regione. Dopo le elezioni del 25 settembre si dovrà lavorare e dialogare per organizzare un tavolo inclusivo attorno al quale costruire un progetto serio, solido e duraturo che permetta di valorizzare tutte le sensibilità e le professionalità presenti nella nostra regione al fine di assicurare un futuro corretto e sostenibile alla nostra comunità» conclude.
(re.aostanews.it)