Elezioni Valle d’Aosta, Tonino (Pd): «Nessuna ripercussione sugli assetti regionali»
Il segretario dem non vuole sentire parlare di aperture alla Lega o di allargamenti a Pla
Elezioni Valle d’Aosta, Tonino: «Nessuna ripercussione sugli assetti regionali».
Per il segretario del Pd Luca Tonino si riparte da 18 e non vuole sentire parlare di aperture alla Lega o di allargamenti a Pla.
Il voto
Nessuna delusione per il risultato delle politiche in Valle d’Aosta. Non ha esitazioni Tonino. «Il progetto della coalizione progressista-autonomista, serio e solido, ha contrastato la destra che in Valle d’Aosta non sfonda».
Esprime soddisfazione per l’elezione alla Camera di Franco Manes «persona onesta e competente» e il rammarico per la mancata elezione al Senato di Patrik Vesan «che ha perso per un pugno di voti contro la corazzata degli undici consiglieri regionali».
Torna a ribadire: «Non credo che il risultato elettorale avrà ripercussioni sugli assetti regionali. Sono contrario a utilizzare le politiche con fini diversi».
Come per l’Union valdôtaine guarda ai ”livelli differenti” e, forte dell’alleanza autonomista-progressista al Comune di Aosta, è convinto che «governeremo come abbiamo fatto fino a oggi. Certo l’assessorato all’Ambiente va assegnato ma partendo dall’attuale maggioranza».
Di un’apertura a Pour l’autonomie la cui guida, Augusto Rollandin, piace ancora a molti autonomisti non vuole parlare. «Al momento avanti così» taglia corto.
La presidente dell’Uv Cristina Machet, tuttavia, è stata possibilista sulla ricomposizione dei rapporti con Rollandin tanto da averlo coinvolto nelle prime battute per le trattative per le Politiche (fu Pla ad abbandonare il tavolo) e da tempo a Palazzo regionale si parla di Pour l’Autonomie per un ipotetico rafforzamento della maggioranza. Per ora nulla di concreto.
(da.ch.)