Green pass falsi: appello respinto, interdizione confermata per il medico
Il Tribunale delle Libertà di Torino ha respinto l'appello cautelare presentato dalla difesa del dottor Silvio Boggio.
Green pass falsi: appello respinto, interdizione confermata per il medico.
Il Tribunale delle libertà di Torino ha respinto l’appello cautelare presentato dalla difesa di Silvio Boggio, il medico indagato perché – secondo la Procura di Aosta – avrebbe certificato false positività al Covid-19 facendo ottenere ai pazienti il Green pass rafforzato.
Resta dunque in vigore la misura cautelare dell’interdizione temporanea (6 mesi) dall’esercizio della professione medica disposta dal gip di Aosta nel settembre scorso.
Green pass falsi: quattro episodi contestati
Al medico in servizio nella valle del Lys sono contestati quattro episodi avvenuti tra febbraio e marzo scorsi.
In quelle occasioni, sempre per l’accusa, il dottore avrebbe certificato quattro false positività al coronavirus, consentendo così ai pazienti di ottenere il Green pass rafforzato da guarigione.
Nell’interrogatorio davanti al gip, Boggio – difeso dall’avvocato Marco Bich di Aosta – si era avvalso della facoltà di non rispondere ma, qualche giorno prima, intervistato da Gazzetta Matin aveva respinto ogni addebito, sostenendo di aver sempre rispettato le norme.
Le indagini della polizia di Stato sono coordinate dal pm Luca Ceccanti.
(federico donato)