Bilancio: la maggioranza fa quadrato a 18 ma Restano rilancia la stabilità
Albert Chatrian (Av-VdA Unie) annuncia un primo incontro tra autonomisti la settimana prossimo per arrivare a un progetto condiviso
Bilancio: la maggioranza fa quadrato a 18 ma Restano rilancia la stabilità. Nell’annunciare all’aula il suo voto favorevole alla legge di stabilità ha auspicato: «Ci auguriamo che nel breve si raggiunga una maggiore stabilità, non solo nel campo dei numeri ma anche in quello politico: non temiamo di affrontare le scelte che ci aspettano. Un solo componente non può dettare la linea ma possiamo fornire degli spunti. Se la maggioranza deve andare avanti così non abbiamo paura, se deve allargarsi non abbiamo paura e se deve affrontare altre scelte non abbiamo paura di affrontarle. L’importante è che ci sia un rilancio d’immagine, nei fatti e che ci sia un progetto. Il bilancio è un progetto ma ne servono anche altri tipi di progetto. E’ importante che ci sia un rilancio nei fatti, un rilancio di immagine, un progetto condiviso. Questo è l’auspicio che lancio soprattutto a chi siede ai banchi del Governo».
La Finanziaria regionale passa con 18 voti a favore, 25 astensioni – Forza Italia, Lega e Pour l’Autonomie – e i 2 no di Progresso civico progressista.
Le dichiarazioni di voto
Il vicecapogruppo Stefano Aggravi ha annunciato l’astensione del gruppo Lega VdA: «Abbiamo suggerito due emendamenti in settori centrali per la nostra società: Naître Valdôtain e un intervento per sostenere il settore del commercio. Entrambi lasciavano al Governo ampio margine di scelta sull’individuazione dei criteri per trovare la migliore modalità di attuazione. Purtroppo le nostre iniziative, di buon senso e di attenzione verso la nostra Regione, non sono state prese in considerazione» ha detto, annunciando l’astensionne
Il vicecapogruppo dei Federalisti Progressisti – Partito Democratico, Andrea Padovani, ha sostenuto che si tratta di «un bilancio umile, forse, ma sicuramente responsabile e nella continuità amministrativa data da due anni di governo consecutivi di una maggioranza autonomista e progressista che mantiene il suo tratto caratteristico, la sua mission e la sua validità. Questo bilancio esprime gli impegni assunti dalla maggioranza, attenta ai più fragili, alla montagna, al nostro territorio e che crea le condizioni per dare risposte strategiche. Un bilancio giusto e misurato, ma con grandi potenzialità future».
Il capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha osservato: «A fronte di una maggiore disponibilità di 180 milioni di euro rispetto all’anno scorso ci aspettavamo un’azione più incisiva. Ci attendavamo un bilancio con una visione che affrontasse i problemi strutturali che i cittadini vivono e con una maggiore attenzione alle famiglie e ai cittadini in difficoltà. La bontà dell’azione del Governo non si valuta sulla base delle risorse allocate ma sulla capacità di metterle a profitto. Per noi il giudizio diventerà positivo solo se le risorse saranno servite per risolvere i problemi. Il prossimo triennio rappresenta una grande sfida per il Governo e per la macchina amministrativa e, valuteremo, se ci sarà attraverso l’attività gestionale la capacità di spendere e mettere in circolo le risorse disponibili a bilancio o se le stesse si trasformeranno in avanzi di amministrazione via via crescenti».
La vicecapogruppo di Progetto Civico Progressista, Chiara Minelli, ha definito i documenti di bilancio, «un tentativo, affannoso, di dare risposte a esigenze che derivano da un diffuso disagio sociale delle famiglie e degli operatori economici. Troppi interventi sono una tantum così come c’è troppa ordinaria amministrazione. Non si vede nei documenti, anzi neppure si intravvede, la Valle d’Aosta del futuro, quella in cui il contrasto alla povertà è definito e articolato, in cui la tutela dell’ambiente è vista come vera priorità, in cui i servizi socio-sanitari ed educativi sono efficienti e di qualità, in cui c’è un trasporto pubblico capillare, non inquinante. Non si ha il coraggio di innovare, abbiamo una politica asfittica, un sistema elettorale inadeguato, abbiamo anche paura di consultare il “peuple”, viviamo nell’incertezza e sopravviviamo con manovre di piccolo cabotaggio. La Valle d’Aosta meriterebbe di più».
Il capogruppo dell’Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha commentato: «Gli sforzi che facciamo per mantenere il nostro territorio a livelli elevati si riflette inevitabilmente sul bilancio: abbiamo infrastrutturato in maniera diffusa la Valle e oggi dobbiamo mantenere questi impianti tramite il ricorso alla spesa che, in sé, non è un disvalore. Piuttosto bisogna demonizzare gli sprechi e cercare di eliminarli e, nel contempo, bisogna rafforzare gli investimenti. Non possiamo pensare ad un bilancio di elemosine ma a un documento che produca benessere e dia risposte alla comunità».
Per Albert Chatrian capogruppo di Alliance Valdôtaine- VdA Unie «la sfida è molto difficile. Cercheremo di raggiungere un obiettivo molto importante: ricomporre l’area autonomista e rimettere al centro la buona politica e soprattutto crediamo che la Valle d’Aosta abbia bisogno di un movimento autonomista e pluralista forte e che possa soprattutto nei prossimi mesi di aiutare l’azione politica amministrativa anche all’interno di quest’aula per raggiungere gli obiettivi che sono stati scritti nero su bianco in questo bilancio 2023-2025. Per questo lo voteremo convintamente». Annuncia un primo importante dibattito per ricomporre l’area autonomista la settimana prossima.
Per il vicecapogruppo di Alliance Valdôtaine – VdA Unie, Corrado Jordan, «E’ una manovra perfettibile, per carità, ma comunque una buona manovra, con maggiori entrate per il 2023 (quasi 10% in più) e quindi con possibilità importanti di finanziamenti per gli investimenti, ma anche con maggiori spese correnti, che in parte sono incomprimibili e che destano qualche preoccupazione. Non abbiamo visto in quest’Aula proposte concrete che impegnano fondi importanti in direzione diverse rispetto a quanto abbiamo fatto noi. Evidentemente, l’impostazione è di qualità, è corretta e non necessita di modifiche o stravolgimenti»
Il consigliere del Gruppo misto Claudio Restano ha evidenziato che «Non diamo solo contributi ma facciamo azioni reali che incidono positivamente sull’occupazione, sulle nostre aziende e su tutti gli utenti. Stiamo tutti lavorando nella stessa direzione che è quella di fornire le risposte di cui la nostra popolazione ha bisogno. Alla prova dei fatti sarà un buon bilancio che realizzeremo grazie alla macchina amministrativa, alla forza di collaborazione e alla visione di continuità».
Il capogruppo di Pour l’Autonomie, Marco Carrel, nell’annunciare l’astensione, ha rimarcato: «È stata una discussione utile e proficua: abbiamo presentato degli emendamenti che purtroppo non sono stati approvati – soprattutto il Bonus Naître Valdotain e i distretti del commercio – che erano un insieme di idee per cercare di portare il nostro contributo. Siamo soddisfatti che il Governo abbia accettato i nostri ordini del giorno, quello che affronta le assunzioni del Corpo forestale valdostano e la possibilità per tutte le famiglie di avere un computer. Nessuno ha detto che è un bilancio da buttare: abbiamo sollevato delle obiezioni e abbiamo avanzato delle proposte, in un’ottica di miglioramento».