Fipe-Confcommercio: a Natale il 35% dei ristoranti rimarrà chiuso
Dati in miglioramento rispetto allo scorso anno, ma lontani dal pre-pandemia. Dominidiato: «Speriamo si torni a una quasi normalità»
Quasi il 35% dei ristoranti terrà chiuso per Natale. Quasi il 5% in meno rispetto al periodo pre-pandemia. Questa la stima fatta da Fipe-Confcommercio in vista delle festività 2022.
L’analisi
Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, infatti, saranno 77mila i ristoranti che in tutta Italia alzeranno le serrande il 25 dicembre, il 65,1% del totale.
Il dato è in leggero calo rispetto al 2021 (67,6%), ma è ben lontano dal dato del 71,8% del periodo pre-pandemia.
A livello di spesa, lo studio parla di circa 350 milioni di euro, una media di 70 euro a testa, con circa 4.9 milioni di italiani attesi nei ristoranti, a fronte dei 4.4 milioni registrati nel 2021.
«Ritorno alla normalità»
Per l’Ufficio Studi di FIPE-Confcommercio, insomma, questo potrebbe essere quasi un Natale del «ritorno alla normalità», appunto con 350 milioni di euro spesi in menù prevalentemente “all inclusive”.
Confcommercio Valle d’Aosta
Prova a fare le carte al dato il presidente di Fipe Confcommercio Valle d’Aosta, Graziano Dominidiato.
«È probabile che le cause di questa dinamica dipendano da diversi fattori – spiega il presidente -. L’oggettiva difficoltà di reperire personale da qualche anno influenza negativamente il mercato del lavoro, ma dall’altra c’è anche la volontà degli imprenditori di “staccare la spina”, almeno in una giornata particolare come il Natale, così da consentire a loro stessi e ai collaboratori di trascorrere la festa con i propri familiari».
Dominidiato si augura che «si possa tornare a una quasi normalità, che manca ormai da oltre due anni – conclude -. Il nostro settore è stato quello maggiormente colpito dalla pandemia e ottenere dei buoni risultati da queste festività vorrebbe dire allievare le difficoltà dei nostri imprenditori».
(al.bi.)