Turismo: nuove regole per gli affitti brevi e per la tassa di soggiorno
Licenziate dalla Giunta due proposte di legge che inizieranno l'iter nella Commissioni di competenza
Turismo: nuove regole per gli affitti brevi e per la tassa di soggiorno.
La Giunta regionale, nella seduta del 28 dicembre, ha approvato due proposte di disegno di legge al Consiglio regionale, relativi alla “Disciplina degli adempimenti amministrativi in materia di locazione per finalità turistiche” e alla “Disciplina dell’imposta di soggiorno”.
Le proposte
La prima proposta riguarda la disciplina degli adempimenti amministrativi in materia di locazione per finalità turistiche di camere, appartamenti o case arredati a ospiti che scelgono tale soluzione di ricettività, dietro pagamento di un corrispettivo e anche per un solo giorno di pernottamento, anche tramite offerte su portali telematici specializzati.
Commenta l’assessore al Turismo Jean-Pierre Guichardaz: «Ormai quasi tutte le regioni italiane si sono dotate di un apposito testo in materia e anche nella nostra regione, in cui il fenomeno ha avuto una crescita costante e significativa (ad agosto 2022 sono stati censiti 3.824 alloggi destinati a finalità turistiche solamente sul portale Airbnb), un intervento normativo non è più procrastinabile. Si è ritenuto, pertanto, necessario trovare una modalità per far emergere il fenomeno e poterne venire a conoscenza, in modo da poter sviluppare politiche in materia di turismo sempre più mirate anche rispetto alle nuove esigenze di questa nuova e sempre più diffusa modalità di ricettività».
L’altra normativa riguarda la nuova disciplina regionale sull’imposta di soggiorno con la necessità di un’uniforme applicazione in tutti i Comuni della Regione Valle d’Aosta, considerata come prodotto turistico, di parametrare le tariffe applicate in Valle d’Aosta a quelle delle principali mete turistiche delle Alpi. Per le strutture turistico-ricettive oggetto di classificazione, ovvero per le aziende alberghiere e i complessi ricettivi all’aperto, è individuato un nuovo criterio di applicazione dell’imposta, non fondato sui prezzi praticati, ma sul numero di stelle attribuite.
(re.aostanews.it)