Vigili del fuoco, la graduatoria della discordia: spunta un ricorso al Tar
Nel mirino dei ricorrenti vi è il criterio di "scorrimento" utilizzato dalla Regione per la chiamata di 15 nuovi vigili del fuoco; l'udienza cautelare è in programma per il 10 gennaio
Dopo due ricorsi già definiti in sede amministrativa negli scorsi anni e una pronuncia della Corte costituzionale, le graduatorie per l’assunzione dei vigili del fuoco nell’organico del Corpo valdostano torna a far discutere. A inizio dicembre, infatti, è stato presentato un nuovo di ricorso al Tribunale amministrativo regionale da parte di almeno tre candidati rimasti esclusi e rappresentati dagli avvocati Nicola Thiebat, Gabriel Oggiani e Davide Meloni. Nel mirino dei ricorrenti vi è il criterio di “scorrimento” utilizzato dalla Regione per la chiamata di 15 nuovi vigili del fuoco.
La vicenda
Ma facciamo un passo indietro. In autunno, l’Amministrazione regionale decide di assumere quindici vigili del fuoco in sostituzione dei dipendenti del Corpo regionale che sono passati di livello o che sono andati in pensione. Per farlo, la Regione pesca dalle graduatorie relative a un concorso del 2013 che, come confermato dalla Corte costituzionale, sono valide fino al 31 dicembre di quest’anno.
Per procedere con la selezione, però, anziché utilizzare il criterio dello scorrimento orizzontale (cioè un candidato per mestiere fino a esaurimento), vengono scelti i candidati appartenenti alla categoria dei soggetti che vanno sostituiti. E fin qui nulla viene contestato.«Il fatto è che per gli elettricisti, la graduatoria è già esaurita», chiarisce l’avvocato Thiebat.
Per i restanti sei candidati, quindi, come confermato dal legale aostano, la Regione decide di chiamare «chi ha ottenuto i migliori punteggi assoluti».
Ed è qui che, secondo i ricorrenti, sarebbe stato invece giusto procedere con uno scorrimento orizzontale.
Il ricorso
Si arriva così al ricorso finito davanti al Tribunale amministrativo, che ha già fissato l’udienza cautelare (quindi diversa da quella di merito) per il prossimo 10 gennaio. Nel procedimento potranno costituirsi la Regione e i sei candidati scelti dall’ente pubblico.
«Nessuno intende bloccare le procedure – chiarisce l’avvocato Thiebat -, ma la nostra richiesta è quella di essere ammessi ai corsi (necessari per poi procedere con l’assunzione ndr) con riserva», quindi in attesa della sentenza di merito.
Ma non è escluso che un verdetto sulla questione arrivi già a gennaio; i giudici amministrativi, infatti, potrebbero anche decidere in camera di consiglio con una sentenza in formula semplificata. In questo caso, il provvedimento della Regione che stabilisce il criterio utilizzato per selezionare i sei ultimi candidati verrebbe annullato.
(Federico Donato)