Referendum consultivo, Pcp: «La convocazione d’urgenza della Prima Commissione è pretestuosa»
A denunciarlo è ancora una volta Progetto civico progressista che sulla consultazione popolare per la riforma della legge elettorale non molla
Referendum consultivo, Pcp: «La convocazione in extremis della Prima Commissione ennesimo atto di intralcio». A denunciarlo è ancora una volta Progetto civico progressista che sulla consultazione popolare per la riforma della legge elettorale non molla.
La denuncia
«Oggi pomeriggio, con convocazione urgente della Prima Commissione dietro richiesta del consigliere Sammaritani – scrive in una nota il Movimento civico -, è andato in scena l’ennesimo episodio dell’affannosa ricerca da parte dei vari consiglieri regionali, in particolare di esponenti della Lega e dell’Union Valdôtaine, di trovare pretesti per non consultare la popolazione valdostana su un tema cruciale come quello della riforma elettorale».
Torna a ribadire: «E’ da maggio che si rinnovano questi tentativi di trovare supporti giuridici al rifiuto di fare il referendum consultivo richiesto, ai sensi della legge regionale 19/2003, da 3363 elettori valdostani. Referendum consultivo che sarebbe di estrema utilità per capire qual è il sentire comune sui principi fondamentali della riforma. L’acquisizione di due pareri di costituzionalisti non è stata ritenuta sufficiente. Ora, dopo che il lavoro della Commissione era stato dichiarato concluso dal Presidente Restano il 22 dicembre, si vogliono chiedere ulteriori precisazioni»
Conclude Pcp: «Riteniamo tale decisione assai discutibile, poiché i pareri pervenuti sono ampi e articolati, la deliberazione sul referendum è all’ordine del giorno in quanto ammissibile e ora la decisione sulla sua effettuazione spetta al Consiglio e non può essere risolta attraverso un confronto meramente teorico tra costituzionalisti. La scelta ha un carattere strettamente politico e i consiglieri devono decidere se dare o meno la parola ai cittadini».
Prima Commissione
Il Presidente della Commissione, Claudio Restano (GM) replica: «Abbiamo convocato la Commissione su richiesta del gruppo Lega Vallée d’Aoste e abbiamo deciso di trasmettere al professor Luciani, consulente della prima Commissione, il parere del professor Morrone, consulente di parte nominato dal gruppo Progetto Civico Progressista che, più volte, richiamava nel suo documento le dichiarazioni di Luciani. Quest’ultimo potrà formulare, qualora lo ritenga opportuno, precisazioni in merito a quanto da lui esposto. Un passaggio doveroso per permettere all’Assemblea di confrontarsi senza dubbi residui, con chiarezza e serenità su una materia delicata e complessa che deve essere affrontata con un dialogo aperto, leale, teso a ottenere la massima condivisione possibile».
(re.aostanews.it)