Numero Unico di Emergenza: 19.347 chiamate improprie nel 2022 in Valle d’Aosta, il 26% del totale
La centrale aostana ha ricevuto 73.834 telefonate dal territorio regionale, che salgono a 97.793 considerando anche 53 comuni piemontesi
Nel 2022 si sono registrate 19.347 chiamate improprie al Numero Unico di Emergenza (112) in Valle d’Aosta. Il dato sale a circa 30.000 se si considerano anche le telefonate arrivate dal Piemonte. Lo rende noto la Regione in occasione della ricorrenza della Giornata Europea del NUE dell’11 febbraio.
I dati del Numero Unico di Emergenza
La centrale di Aosta raccoglie le chiamate provenienti da tutta la regione e da 53 comuni piemontesi. Si tratta del territorio che ricade sotto il prefisso telefonico 0125. Si tratta di un’utenza di circa 235.000 persone, a cui vanno aggiunti i turisti.
La centrale di Aosta ha ricevuto, dal territorio valdostano, 73.834 chiamate. Di queste, 19.347 erano chiamate improprie (il 26% del totale). Le restanti 54.740 sono state suddivise e indirizzate alle centrali competenti.
Il dato più consistente è quello delle chiamate per soccorso sanitario (42.759). Segue quello per motivi di pubblica sicurezza, indirizzate a Polizia e Carabinieri (8.857). Infine, 3.124 telefonate riguardavano richieste di soccorso tecnico urgente (Vigili del Fuoco).
Dicevamo, alla centrale di Aosta arrivano anche telefonate da 53 comuni piemontesi. Il totale di chiamate ricevute sale così a 97.793 e quasi 30.000 sono state archiviate come improprie.
Il Numero Unico di Emergenza
La funzione di filtro esercitata dagli operatori del 112 consente di sgravare da questo compito quelli delle centrali operative.L’operatore che risponde ha in tempo reale il numero di telefono e la localizzazione del chiamante. La chiamata – se non archiviata come impropria – viene poi trasferita alla centrale operativa di secondo livello (Polizia, Carabinieri, Emergenza Sanitaria o Vigili del Fuoco).
I numeri di emergenza del passato (113, 115 e 118) sono ancora attivi e confluiscono automaticamente sul NUE.
Il cittadino, che può contare su una risposta anche in lingua straniera, si relazione prima con l’operatore del 112 e poi con quello della centrale competente alla risoluzione del problema.
(t.p.)